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Tortora, erosione costiera: appello alla Regione

Il consigliere Raffaele Papa scrive alla Santelli e alla Catalfamo: subito interventi di messa in sicurezza con fondi nazionali ed europei.

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TORTORA – Messa in sicurezza del territorio dall’erosione costiera attraverso azioni di prevenzione dei rischi da finanziare con fondi nazionali ed europei.

Per l’intera Calabria, ma per Tortora in particolare.

Sul problema che riguarda la cittadina altotirrenica da decenni e che in generale affligge i molti chilometri di costa calabrese è intervenuto il consigliere di minoranza del Comune di Tortora, Raffaele Papa.

Di recente ha esposto questa richiesta in una lettera indirzzata al presidente della Region Calabria, Jole Santelli, e all’assessore delle Infrastrutture, Pianificazione territoriale e delle aree costiere, demanio marittimo, Domenica Catalfamo.

“Vi chiedo di intervenire – scrive Papa – per mettere in sicurezza il territorio di Tortora e arginare una vera e propria calamità. Chiedo anche di sollecitare le istituzioni nazionali ed europee affinché provvedano con fondi e finanziamenti mirati ad affrontare l’intera problematica”.

La costa di Tortora colpita dall’erosione

Il fenomeno dell’erosione costiera a Tortora è stato peggiorato dalle mareggiate che hanno investito il territorio a dicembre scorso.

Sotto l’effetto di quelle onde “diversi metri di spiaggia sono andati persi – informa Papa – e gli stabilimenti balneari già da quest’anno sono costretti a rinunciare a diverse file di ombrelloni, con evidente danno economico.

Le onde, inoltre, hanno danneggiato anche alcuni immobili. Questi – ha aggiunto – sembrano essere stati costruiti in mare, ma ai tempi della loro realizzazione erano molto distanti dall’arenile. Si trovano in questa drammatica condizione a causa dell’erosione.

Se non si provvede con estrema sollecitudine e urgenza a recuperare gli anni e il tempo perso a non fare nulla, oltre a subire l’ennesima distruzione delle case, si rischia seriamente di vedere allagata la quasi totalità dell’abitato marinaro con la distruzione dello stesso lungomare.

So bene – prosegue poi il consigliere – che il fenomeno riguarda l’intera Calabria, ma nel caso di Tortora siamo già in emergenza e se non si pongono delle barriere registreremo l’ulteriore aggravarsi di una precarietà costiera già ampiamente acclarata.

La documentazione che conferma l’attuale stato di pericolosità è già da molto tempo presso i competenti uffici. Gran parte è stata inviata dal Comune di Tortora, ma anche rilevata da specifiche verifiche e sopralluoghi da parte della protezione civile regionale”.

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