Noi per Praia chiede all’amministrazione comunale di intervenire sulla vicenda dei percettori di Reddito di cittadinanza utilizzati nei comuni.
PRAIA A MARE – “Si paghino i tirocinanti di Praia a Mare che ad oggi, pur avendo svolto l’attività di lavoro stabilita, non vedono riconosciuto il loro diritto al compenso”.
È la richiesta del gruppo di minoranza Noi per Praia all’amministrazione comunale sulla vicenda che riguarda alcuni percettori del Reddito di cittadinanza inseriti nei tirocini di inclusione attiva.
I lavoratori, finanziati con fondi del Mise, sono stati inseriti in un progetto del relativo Piano operativo nazionale da novembre 2019, gestito dal Comune di Praia a Mare in qualità di comune capofila del distretto socio-assistenziale.
Ma, da allora – denuncia Noi per Praia – avrebbero percepito solo una mensilità. La retribuzione è da 400 euro al mese, per 20 ore settimanali da svolgere presso i comuni o presso privati aderenti al progetto.
Il gruppo spiega di aver chiesto circa un mese fa un incontro con il sindaco e l’assessore alle Politiche sociali di Praia a Mare. Si voleva parlare della questione alla presenza di una delegazione di tirocinanti. Ma la richiesta è caduta nel vuoto.
“Nell’ultimo consiglio comunale – si legge in una nota del gruppo – il sindaco ha detto che il mancato pagamento è dovuto al fatto che i fondi non sono arrivati, perché gli altri comuni non avrebbero effettuato le rendicontazioni che devono essere inviate al ministero per l’erogazione, che ogni comune deve provvedere all’anticipazione dei propri tirocinanti in quanto il Comune di Praia a Mare non può anticipare per tutti, cosa che appare logica e peraltro che nessuno ha chiesto, e che aveva già provveduto a sollecitare i vari comuni.
Insomma il solito scaricabarile di colpe – prosegue Noi per Praia – in cui gli unici lesi sono coloro che già versano in precarie condizioni economiche e che di fatto hanno lavorato pur non essendo retribuiti”.
Di fronte a questa situazione, Noi per Praia, ha proposto al sindaco di pagare almeno una mensilità ai tirocinanti di propria competenza, anche per resistere alle ristrettezze dettate dall’emergenza Covid-19.
Non solo. “Anche considerando che nella stessa seduta di consiglio comunale – spiegano dal gruppo di minoranza – era stata votata una rinegoziazione dei mutui dell’ente, ai sensi del Decreto Cura Italia.
Questa consentiva un risparmio di 70 mila euro per le casse comunali e la possibilità di usarli per spesa corrente, che avrebbe consentito un’anticipazione di risorse, peraltro poi ripianate non appena i fondi fossero arrivati.
Ad oggi il Comune di Tortora ha provveduto ad anticipare ai tirocinanti di propria competenza una mensilità. Il Comune di Praia a Mare, invece, pur avendo tenuto a sollecitare gli altri comuni, non ha inteso pagare ai propri tirocinanti nessun altra mensilità e anzi ha precisato che al momento non pagherà.
Se il problema sono le mancate rendicontazioni perché non si è preso provvedimento dall’inizio sollecitando mensilmente i vari comuni?
E davvero per il Comune di Praia a Mare, che a detta della maggioranza vanta floride casse e che nel tempo ha fatto spreco di risorse, senza però ritoccare di un centesimo le tasse da pagare, è un problema così grande pagare qualche migliaio di euro di stipendi?
L’amministrazione comunale deve risposte a questi cittadini e ha l’onere di sostenere le loro esigenze. Ci si faccia un esame di coscienza – conclude Noi per Praia – e ci si assumano le proprie responsabilità”.