Lungo il Tirreno cosentino diversi casi di violazione delle misure anti contagio. Quanti furbi dal motociclista d’acqua a Tortora al cocainomane di Cittadella.
TORTORA – Devo averlo letto o sentito da qualche parte: “Altro che furbi, si tratta di cretini”.
Difficile non scadere nel moralismo quando ci si trova a commentare la violazione delle misure di contenimento della diffusione del virus. Ma è pur sempre un dato di fatto che, in parte, il Sars Cov-2 ha letteralmente “camminato” sulle gambe di alcuni sprovveduti.
E nelle ultime 24-48 ore abbiamo appreso di ulteriori scelleratezze come, solo per citare pochi esempi, le grigliate sui tetti dei palazzi o i runner rincorsi in spiaggia.
Anche il Tirreno cosentino, nello stesso arco di tempo, non si è fatto mancare qualche caso.
Sabato 12 aprile, su Facebook è circolato un video che mostra una persona in sella ad una moto d’acqua mentre sfreccia a pochi metri di distanza dalla costa di Tortora, nei pressi del Lungomare Sirimarco.
Non sappiamo se il soggetto in questione sia stato identificato e sanzionato. Tra i commentatori (compreso chi in qualche modo difendeva il soggetto, ndr) qualcuno ha saggiamente sottolineato come un comportamento di questo genere sia irresponsabile.
Per andare in mare avrà dovuto entrare in contatto con altre persone. Ma, soprattutto, se avesse disgraziatamente avuto un incidente avrebbe necessitato di soccorsi che, in questo momento, devono essere a disposizione per l’emergenza in atto.
Altro caso. Un ragazzo di Cittadella del Capo, ieri, si è recato a Cetraro per comprare cocaina. Lo rendono noto i carabinieri della compagnia di Scalea. I militari della locale stazione lo hanno fermato, sanzionato amministrativamente e segnalato alla prefettura di Cosenza.
Torniamo a Tortora, comune “Porta della Calabria” e territorialmente strategico per i potenziali arrivi da altre regioni.
Qui, sulla Ss18, tre persone provenienti dalla Campania sono state fermate domenica mattina. Erano in viaggio verso la loro seconda casa di Santa Maria del Cedro per la pasquetta.
Anche loro sono stati sanzionati “e – spiegano dall’Arma – alla notizia della quarantena precauzionale, disposta con ordinanza della Regione Calabria, hanno preferito invertire il senso di marcia e fare rientro nel loro comune di residenza”.
A Belvedere Marittimo sono state sorprese altre due persone. La coppia proveniente da Cosenza voleva prendere un po’ di sole a Calabaia. Multa anche per loro e ritorno in città. Sanzionante con motivazioni simili anche 8 persone a Scalea.
“Originale – ancora i carabinieri – la motivazione addotta da un giovane di Verbicaro. Fermato in quel centro nel cuore della notte, ha riferito ai militari che si stava recando dalla fidanzata per mangiare l’uovo di pasqua, motivazione non riconosciuta come stato di necessità dalla normativa vigente e pertanto è stato sanzionato”.
Infine, due ragazzi di Santa Maria del Cedro sono stati pizzicati a Belvedere Marittimo e hanno pensato bene di rilasciare false attestazioni. “Siamo appena usciti dall’ospedale di Cetraro” avrebbero detto ai militari.
Ma da un rapido controllo è emerso che avrebbero detto il falso: non erano mai stati al Ianneli.