I medici cantano le parole scritte apposta da Mogol e “Il mio canto libero” diventa un inno contro il Coronavirus. Iniziativa Fism e Ministero della Salute.
ROMA – Un video musicale per raccomandare ai cittadini di restare a casa.
È quello realizzato dalla Federazione italiana delle società medico scientifiche (Fism), suonato e cantato da medici specialisti e rilanciato da oggi sui social della Fism e del Ministero della Salute.
Pur impegnati in un momento così difficile, un gruppo di medici da tutta Italia ha voluto trovare il tempo, tra un turno e l’altro, per prendere gli strumenti in mano e rilanciare l’invito ai cittadini a restare a casa.
Il testo è stato scritto appositamente per loro dal maestro Giulio Rapetti Mogol che ha rivisto le parole originarie de “Il mio canto libero”, il classico della canzone italiana scritto con Lucio Battisti.
È così nata l’idea di interpretare la canzone, ovviamente a distanza, mettendo a valore le capacità musicali di tanti professionisti delle corsie di tutta Italia per sottolineare come il difficile lavoro negli ospedali debba essere sostenuto dall’impegno di tutti.
Ne è nato un vero e proprio inno che, pur nella fatica, non abbandona la speranza. Come recita il testo “adesso resta a casa, esci solo a far la spesa… domani un nuovo giorno sarà”.
“Il video – si legge in un comunicato Fism – è stato prodotto attraverso una complessa (ma rapidissima) organizzazione tecnica e logistica, incredibilmente perfetta ed in linea con le disposizioni di protezione civile, con il coordinamento musicale del Maestro Leonardo Lozupone, tecnico del VideoMaker Giuseppe Cariglia e con gli arrangiamenti musicali dei Maestri Silvestro Sabatelli e Massimo Satta, che ringraziamo per il supporto professionale gratuito offerto.
Vogliamo ringraziare, inoltre, i colleghi coinvolti che, in forma del tutto spontanea e liberale, in poco tempo si sono costituiti in una vera e propria medical band fatta di medici che non si conoscevano prima, ma che in comune, oltre alla professione, hanno l’amore per la musica.
In meno di 24 ore anche per le impellenti esigenze emerse dalla constatazione dell’aumento dei contagi, nel proprio poco tempo libero e, nonostante gli impegni ancora maggiormente gravati dall’emergenza, i medici-musicisti hanno dato del proprio meglio come vedrete nel video.
La Fism ha assunto con il Maestro Mogol l’impegno, quando tutto sarà finito, di recarsi presso la sua struttura con il proprio Consiglio Direttivo, allargato ai colleghi protagonisti dell’Inno dei Medici contro il CoronaVirus, per poter incidere in presenza e, quindi, non più a distanza.
Anche cosi sì è voluto dare il giusto esempio, pur sapendo che incontrandosi, sarebbe stato più comodo e probabilmente avremmo offerto un miglior contributo audio e video, ma in questa battaglia, non solo non si poteva per decreto spostare alcun sanitario, ma proprio era impossibile distrarre un sol attimo rispetto alle attività assistenziali di ciascuno.
La cosa importante resta quindi il messaggio che si vuole lanciare: verrà il tempo che riconquisteremo la libertà e noi dalle corsie applaudiremo voi perché … come recita la conclusione del brano… il male più non c’è.
Buon ascolto e viva l’Italia”.