Il monitoraggio sulle coste lucane parla di forti criticità: su cinque punti campionati, due risultano inquinati e uno fortemente inquinato.
MARATEA – Dossier Mare Monstrum 2019: la Basilicata è la terza regione in Italia in quanto a reati in mare per chilometro di costa. E il mare stesso sembrerebbe non passarsela poi tanto bene, secondo Legambiente.
Su 5 punti monitorati sulle coste lucane, 3 sono risultati oltre i limiti di legge, di cui uno uno fortemente inquinato, e due inquinati. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare.
Mare Basilicata: la fotografia a Potenza e Matera
Questa, insomma, la fotografia del mare lucano scattata dai tecnici di laboratorio mobile di Legambiente lo scorso 14 luglio ed esposta oggi al Porto di Maratea nel corso di una conferenza stampa dedicata all’argomento.
Questo il dettaglio.
In provincia di Potenza, entro i limiti la spiaggia di Castrocucco di Maratea, ma inquinata la foce del fiume Fiumicello, nell’omonima località di Maratea.
In provincia di Matera è risultato fortemente inquinata la foce del canale Toccacielo, nell’omonima località di Nova Siri. Inquinata, invece, la foce del fiume Cavone, tra i comuni di Pisticci e Scanzano Jonico. Entro i limiti di legge, infine, la spiaggia di Marina di Pisticci.
È la stessa Legambiente a chiarire che il monitoraggio di Goletta Verde “non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei mari”.
I punti campionati – è stato inoltre chiarito – sono segnalati dai circoli locali o dai cittadini attraverso il servizio Sos Goletta.
Nel corso dell’incontro odierno, il presidente di Legambiente Basilicata, Antonio Lanorte, ha puntato il dito contro “le carenze del sistema di depurazione” e gli “scarichi illegali”.
Antonio Nicoletti, direttore responsabile Biodiversità e aree protette di Legambiente ha aggiunto un richiamo all’impegno delle istituzioni “per superare le criticità che emergono dai dati del monitoraggio” e per giungere finalmente all’obbiettivo “dell’istituzione dell’Area marina protetta della Costa di Maratea”.
Mare Monstrum 2019: reati nel mare di Basilicata
Si è poi parlato anche dei dati raccolti nel consueto dossier di Legambiente sui mari italiani, Mare monstrum.
Facendo un focus sui reati compiuti in mare, è stato chiarito che la Basilicata risulta essere terza nella graduatoria che indica il rapporto tra le infrazioni commesse e i chilometri di costa delle regioni italiane nel 2018.
426 quelle lucane (il 2,1% del totale nazionale), con 423 persone denunciate o arrestate e 79 sequestri effettuati.
“Il dato regionale – è stato detto – è significativo se viene preso in considerazione il numero dei reati in relazione ai chilometri di costa per ogni regione. Con 6,8 infrazioni per chilometro di costa, infatti, la Basilicata è la terza regione in Italia, dopo il Molise e la Campania.
I reati più contestati in regione sono quelli legati al ciclo del cemento, abusivismo edilizio sopra ogni altro (226 infrazioni accertate nel 2018, con 237 persone denunciate o arrestate e 39 sequestri), e al ciclo dei rifiuti, inteso soprattutto come scarichi illegali e cattiva depurazione (200 infrazioni accertate, con 186 persone denunciate o arrestate e 40 sequestri)”.