Il centro rivierasco è Bandiera Blu dal 2016, ma ogni anno il Ministero della Salute segnala un chilometro di costa non balneabile. Proviamo a fare chiarezza.
PRAIA A MARE – Ma come stanno insieme una Bandiera Blu e un lungo tratto di costa non balneabile?
Chi segue le vicende di Praia a Mare si sarà posto questa domanda nelle settimane scorse. Giorni in cui è stato annunciato l’ottenimento della Bandiera Blu, per il quarto anno consecutivo.
Eppure il Portale Acque del Ministero della Salute segnala circa un chilometro di costa praiese non balneabile per inquinamento. Anche questo avviene ormai da un po’ di anni.
Detta così, appare evidente il contrasto tra il vessillo della Foundation for Environmental Education (Fee), simbolo di mare pulito, e l’allarme lanciato dal dicastero della salute.
Per fare un po’ di chiarezza, abbiamo provato a rigirare questa discrepanza ad Antonino De Lorenzo, 42 anni, assessore al Turismo, Spettacolo e Attività produttive del Comune di Praia a Mare, nonché consulente professionista che ha lavorato all’ottenimento del riconoscimento per il suo paese e per Tortora e San Nicola Arcella.
Antonino De Lorenzo: “Questo fraintendimento, perché di questo si tratta, è generato dal fatto che non tutti sanno che la Bandiera Blu può essere richiesta per tutto il litorale di un comune o per una sola porzione di esso.
Quest’ultimo, è proprio il caso di Praia a Mare. A differenza di Tortora e San Nicola Arcella che hanno ottenuto un riconoscimento per l’intero litorale.
Come è noto, nella nostra cittadina esiste una criticità che interessa la parte centrale della costa, in corrispondenza dello sbocco a mare della Fiumarella. Proprio per questo ci tengo a precisare per l’ennesima volta che la Bandiera Blu di Praia a Mare è stata assegnata alla spiaggia denominata Camping Internazionale-Punta Fiuzzi.
Ci tengo a precisare anche un altro aspetto. Uno degli imperativi per l’ottenimento della Bandiera Blu è che i risultati degli esami delle acque siano stati eccellenti nei 4 anni precedenti alla presentazione della domanda.
Questo requisito è sempre stato rispettato per la parte di costa di cui dicevo prima e dove in effetti da quattro anni sventola la Bandiera Blu.
Ma questo vuol dire anche un’altra cosa: tecnicamente Praia a Mare avrebbe una forza di punteggio superiore ad altri comuni. Sappiamo che dobbiamo recuperare e intanto abbiamo raggiunto l’obbiettivo grazie ad azioni mirate su tanti altri imperativi posti dalla Fee per l’ottenimento”.
A. D. L. “Su tutto, gli stabilimenti balneari collegati alla rete fognaria. Questo fa punteggio. Lo stesso vale per lo svolgimento di azioni volte all’educazione ambientale, rivolte sia a residenti che a turisti.
Inoltre, contano altri aspetti come la percentuale di raccolta differenziata e l’attenzione ambientale sui consumi energetici.
Non è da trascurare inoltre il fatto che le spiagge di Praia a Mare sono ampiamente accessibili alle persone portatrici di handicap. Questo, grazie al fatto che tutti gli stabilimenti balneari si sono uniformati ai dettami di legge.
La Bandiera Blu per Praia a Mare deve essere intesa come un percorso in continua fase di aggiornamento. A tal proposito a me piace parlare del contesto distrettuale. Il vessillo va inquadrato nell’area e non nei singoli comuni. Questo è valore aggiunto al turismo.
Sappiamo che ci sono criticità, ma ognuna di esse non può mettere in discussione un riconoscimento importante. Il fatto che non ci sia un ospedale o che ci sia un divieto di balneazione sono fatti negativi. Si lavora per risolverli. Ma la Bandiera Blu è senz’altro qualcosa di positivo.
È buona a prescindere, come il concerto di Jovanotti quest’estate, o il fatto che la consegna delle Bandiere Verdi quest’anno sarà effettuata proprio a Praia a Mare”.
A. D. L. “A questa domanda non è semplice dare una risposta. Il comune negli anni ha fatto diverse mappature sul canale Fiumarella, ma non risulta semplice risalire alla causa.
In effetti, va detto che basta un solo valore fuori dai parametri per avere un giudizio negativo. Basta che questo accada per 1 prelievo su 6 effettuati, ad esempio. Noi continueremo il monitoraggio.
Ma anche qui va chiarito un aspetto: il giudizio finale del Ministero della Salute, riportato su Portale Acque, è sempre basato sui dati dell’anno precedente”.
A. D. L. “Perché, purtroppo, il punto di campionamento canale Fiumarella lato sinistro vale appunto per 850 metri. Credo che anche questo non sia un fattore giusto, eppure influisce pesantemente su tutta la vicenda”.
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