L’amministrazione ha approvato in consiglio comunale un piano ventennale per rientrare di circa 4 milioni di euro di debiti. L’opposizione: “A casa”.
SAN NICOLA ARCELLA – È di poco più di 4 milioni di euro la passività del Comune di San Nicola Arcella e il Consiglio comunale, nella seduta del 30 maggio, ha approvato un piano pluriennale per rientrare del debito.
La somma, precisamente 4 milioni e 71 mila 410 euro, è frutto di circa 2 milioni 200 mila euro di passività contenuta nel bilancio consuntivo approvato nell’ultima assise, e di circa 1 milione 200 mila euro di debiti fuori bilancio.
A questi 3 milioni 400 mila euro circa, da restituire in 20 anni, vanno aggiunte somme dovute per adeguamento del fondo contenzioso, oltre che il fondo di rotazione da quasi quasi 600 mila euro, da restituire in 10 anni.
Va ricordato che il piano di riequilibrio finanziario pluriennale è uno strumento che gli enti sono abilitati ad adottare per superare criticità economiche e finanziarie. Il tutto legalmente, secondo le forme previste dal Testo unico degli enti locali e le indicazioni della Corte dei conti.
La posizione di Liberi di cambiare e Gruppo misto
I consiglieri di gruppi Liberi di Cambiare e Gruppo misto, Gianpaolo Errigo, Domenico Osso, Erica Ricchini e Nadir Ariete sostengono come sia evidente lo stato di “pre-dissesto finanziario del Comune di San Nicola Arcella”.
E, nel suo intervento nel corso dell’ultimo consiglio comunale non hanno risparmiato severe critiche al governo Mele, invitato ad andare “a casa”.
“É questo – è stato detto in aula dal capogruppo Gianpaolo Errigo – che farebbe chi comanda una azienda che registra una perdita secca di 40 mila euro al mese. Se aveste un minimo di dignità – ha aggiunto – dovreste dimettervi per manifesta incapacità”.
Sempre nel suo intervento, Errigo ha ricordato come la minoranza ha sempre lanciato l’allarme sui conti dell’ente, parlando apertamente di “ben tre bilanci falsi approvati” negli anni dal 2015 al 2017. L’alternativa, peraltro, sarebbe la falsità del bilancio recentemente approvato in consiglio.
Liberi di cambiare – Gruppo misto, ha inoltre ventilato le possibili conseguenze della Corte dei conti proprio sull’esame dei bilanci precedenti e “rinfacciato” al sindaco Mele di non aver accolto i loro rilievi in passato, respingendo anche la proposta di lavorare assieme alla ricerca di soluzioni.