I Nas hanno accertato la presenza illecita di pazienti non autosufficienti. Il governo cittadino ha ordinato la chiusura della “M. L. Cosentino”.
LAGONEGRO – Nella casa di riposo di Lagonegro, finita al centro di uno scandalo per maltrattamenti a danno degli anziani, c’erano anche pazienti non autosufficienti.
La circostanza illecita, data la semplice qualifica di casa di riposo, è stata accertata dai carabinieri del Nas di Potenza nel corso dell’ispezione di ieri. I militari hanno dunque chiesto al governo cittadino, in qualità di autorità sanitaria locale, una ordinanza di chiusura della “Maria Luisa Cosentino”.
Questa, è stata prontamente disposta dal vicesindaco del Comune di Lagonegro, Giovanni Santarsiero. L’ordine è stato intimato a Nicola Becce, legale rappresentante della società cooperativa sociale “Nasce un sorriso” di Potenza. Ad essa, nel 2016, il Comune di Lagonegro aveva affidato in concessione la gestione della casa di riposo comunale per 5 anni.
Sono stati concessi 7 giorni di tempo per i provvedimenti necessari, soprattutto per il trasferimento degli anziani in altre strutture o domicili idonei.
Naturalmente, nelle motivazioni sono state poste le risultanze delle ispezioni svolte dai carabinieri della locale compagnia, dai Nas di Potenza e da ispettori dell’Asp Potenza a seguito dell’arresto di due donne, la coordinatrice della struttura e una assistente socio-sanitaria.
Una terza oss risulta indagata e per lei il Gip di Lagonegro ha disposto il divieto di dimora entro 100 chilometri dalla struttura.