A difesa del modello Riace associazioni, sindacati partiti politici e singoli cittadini confluiti in un comitato rappresentativo del territorio da Tortora a Amantea
PAOLA – “Tirreno cosentino per Riace”.
Questo il nome scelto per un comitato “sovracomunale” sorto per “dare risposte – scrivono gli animatori – alla crescente voglia di partecipazione espressa dalla Calabria e dai calabresi in risposta all’attacco sferrato dal ministro dell’Interno Salvini contro Mimmo Lucano e contro il modello Riace”.
Nel nuovo soggetto sono confluite associazioni, movimenti, sindacati, rappresentanze di partiti politici e singoli cittadini provenienti da tutta la fascia del Tirreno cosentino, da Tortora e fino ad Amantea, oltre a esponenti dei movimenti di Cosenza.
La formazione a seguito di un incontro presso il centro laboratoriale “Antonio Eboli” di Paola.
“Il modello Riace – si legge in un comunicato –, per l’efficacia e i bassi costi, dovrebbe essere promosso e sostenuto. Invece si trova ad essere sacrificato sull’altare di una ideologia neofascista e xenofoba solo apparentemente inspiegabile.
È infatti evidente a tutti noi che – dalla vicenda della nave Diciotti all’arresto di Mimmo Lucano, allo smantellamento degli Sprar e al giro di vite sui rifugiati – è in atto una vera e propria strategia della tensione.
Il terrore dell’invasione è usato come pretesto per colpire gli oppositori politici e per completare la conversione del fenomeno migratorio in un’occasione di business per imprenditori spregiudicati e per la mafia.
Il comitato si propone di fare da punto di riferimento e di raccordo per tutta l’ampia zona, consentendo una migliore coordinazione tra tutti i comitati cittadini, sostenendone l’attività; promuovendo iniziative di formazione e informazione sui temi che attraversano la vicenda Riace, tentando un’interlocuzione con i comuni e gli enti per dare maggior peso all’azione dei cittadini.
Durante la riunione abbiamo espresso la necessità di lavorare all’emersione della specificità calabrese, una realtà in cui la moltiplicazione dei modelli Riace potrebbe essere la soluzione per contrastare lo spopolamento delle aree interne, la chiusura delle scuole, la soppressione dei servizi, oltre a fornire un’importante occasione di lavoro per i giovani.
Ci siamo infine riproposti di promuovere iniziative pubbliche su base provinciale e regionale anche al fine di assicurare una forte presenza calabrese alla manifestazione nazionale in programma a Roma per il 10 novembre”.
Solo alcune ore prime, e sempre a Paola, è sorto un analogo comitato, La Comune per Riace.