Guarda il video di tre esemplari del noto cetaceo “incontrati” e ripresi da alcuni diportisti poco al largo della costa tirrenica tra Calabria e Basilicata
MARATEA – Tre esemplari di capodoglio a pochi metri dalla barca. È capitato ad alcuni diportisti nelle scorse ore, poco a largo rispetto alla costa che bagna centri turistici come Maratea, Tortora e Praia a Mare.
Uno spettacolo della natura, in questa settembrina “coda” di estate 2018. Uno spettacolo inconsueto, ma non impossibile in queste acque. Qui, infatti, non sono di certo una novità incontri con splendide creature marine.
In questo tratto di Mar Tirreno, è anche capitato che pesci di queste dimensioni siano spiaggiati. Ma la costa di Maratea e la Riviera dei Cedri sono ormai anche famose per gli avvistamenti di delfini, oltre che per la schiusa di uova di tartarughe marine.
Capodogli nuotano vicino alla barca: il video
Ecco dunque una prova tangibile di questo recente “incontro”. Il video ci è stato fornito dal lettore Pasquale Giunti, che ne è anche l’autore. Le immagini sono state riprese nella giornata di martedì 18 settembre 2018.
Una gita in barca si è dunque trasformata nell’occasione di assistere ad uno spettacolo della natura davvero unico.
I tre capodogli, infatti, nuotano serenamente a breve distanza dall’imbarcazione. In alcuni momenti sembrano davvero godersi la splendida giornata di sole e il mare pulito.
“All’inizio – ci ha detto Pasquale – si può restare impressionati, quasi spaventati, per via della loro stazza. Ma mentre passavano i minuti, era come se trasmettessero una certa serenità. Uno spettacolo unico. Abbiamo un territorio davvero unico. Per le sue bellezze naturalistiche e anche per episodi come questo”.
Capodoglio: un pesce tranquillo…
“L’avvistamento di un capodoglio è del tutto normale lungo le nostre coste”. È quanto ci ha detto Alfonso Ruben Iorio, naturalista attivo sul territorio. È a lui infatti che Infopinione si rivolge per un parere autorevole su temi che hanno a che fare con l’ecosistema marino e affini. È, tra le altre cose, curatore dell’Acquario multimediale di Diamante.
Un incontro, dunque, da ritenere “comune”, anche se limitatamente alla sua frequenza. “Del tutto normale – ha aggiunto Iorio –. Semplicemente, oggi, pescatori e diportisti sono muniti di smartphone e documentano il tutto.
Il capodoglio – ha aggiunto – non è un animale aggressivo, se non gli si fornisce un motivo. Magari non è il caso di avvicinarsi troppo. La vicinanza potrebbe infastidirli. Data la loro stazza, possono provocare danni alle imbarcazioni urtandole involontariamente”.
…e dai tanti record
Il capodoglio, come quelli avvistati a Maratea, Tortora e Praia a Mare, è un animale da record.
- È, infatti, il più grande animale vivente munito di denti: misura infatti fino a 18 metri di lunghezza (maschi) e raggiunge il peso di 50 tonnellate.
- Un esemplare ha da 20 a 26 paia di denti a forma di cono nella mandibola inferiore. Ogni dente è lungo dagli 8 ai 20 centimetri e può pesare quasi un chilogrammo.
- Ha il cervello più grande e pesante di tutti gli animali moderni ed estinti conosciuti. In un maschio adulto, infatti, può anche raggiungere i 7 chilogrammi. Ma, se raffrontato alle dimensioni del proprio corpo, non può definirsi propriamente “grande”.
- È il mammifero che si immerge più in profondità, fino a 2200 metri, trattenendo il respiro per più di 2 ore.
- Secondo un articolo di National Geographic del 2003, il capodoglio sarebbe l’animale più rumoroso del mondo. Gli schiocchi del capodoglio hanno un livello di emissione che supera i 230 dB ad una pressione di un micropascal e ad una distanza di un metro.
- Inoltre, le femmine partoriscono una volta ogni quattro-sei anni. Il periodo di gestazione dura al minimo 12 mesi. L’allattamento dura dai due ai tre anni. Nei maschi la pubertà dura all’incirca tra i 10 e i 20 anni. I maschi continuano a crescere anche a 30-40 anni e raggiungono le loro piene dimensioni circa a 50 anni. I capodogli vivono fino a 80 anni.
Video di gran contenuto giornalistico , complimenti all’operatore-diportista.Testimonia che la catena alimentare nel nostro mare è ancora integra. Quello che mi piacerebbe chiedere al Vostro Naturalista Dott. Iorio è se il fatto possa essere in relazione alla minore pressione di pesca (illegale) esercitata quest’anno sul novellame di pesce azzurro nudilla-bianchetto-sardella che dir si voglia ovvero il rispetto pur se parziale del primo anello della catena alimentare