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“Appalto amico”, arrestati sindaco e due imprenditori

A Buonvicino e Maierà turbative d’asta nell’aggiudicare appalti dai rifiuti ai tributi. Si è indagato anche in altri centri dell’Alto Tirreno cosentino.

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SCALEA – Anche un sindaco è finito nella rete di “Appalto amico”.

È questo il nome dato all’operazione per reati contro la pubblica amministrazione scattata questa mattina.

I provvedimenti cautelari sono in tutto tre (due in carcere) e riguardano, oltre al primo cittadino ancora ignoto, due imprenditori.

Allo stato attuale non ci sono molti altri dettagli. Ma la guardia di finanza di Scalea – è stato comunicato – ha indagato nei comuni di Buonvicino e Maierà (ma pare che siano stati interessati anche altri comuni dell’Alto Tirreno cosentino, ndr).

A coordinare il tutto, Pierpaolo Bruni, procuratore capo di Paola. Nel mirino (e secondo i soliti ben informati la cosa era nell’aria) la gestione di diversi appalti pubblici.

Le indagini

Le prime voci parlano di “turbative delle gare e dei procedimenti di scelta dei contraenti della pubblica amministrazione”. Condotte accertate dai finanzieri di Scalea spulciando carte e database.

“Per ciascuna gara pubblica o procedimento di scelta dei contraenti – riferiscono le fiamme gialle – sono state ricostruite le condotte illecite tra soggetti pubblici e privati, in violazione delle norme in materia di appalti pubblici”.

I settori coinvolti sono: raccolta dei rifiuti, assistenza scolastica per persone diversamente abili, servizio supporto ufficio tributi, gestione mense scolastiche.

Se ne saprà di più a seguito della conferenza convocata da Bruni a Paola. Ma di certo sono in corso perquisizioni nella provincia di Cosenza, nei comuni dell’Alto Tirreno cosentino e acquisizioni di atti presso enti.

I dettagli

L’operazione per reati contro la Pa, come detto, ha visto in campo i finanzieri scaleoti comandati da Luigi Magliulo sotto il coordinamento della procura Paolana.

Il Gip paolano Rosamaria Mesiti, al termine delle investigazioni, ha emesso i tre provvedimenti cautelari di cui sopra.

Li hanno richiesti Bruni e i sostituti Lepre e Grieco.

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