Il progetto per la biblioteca multimediale all’ex museo Dac non è stato ancora realizzato. Antonio Cauteruccio: “Giovani traditi”.
DIAMANTE – “Siamo alle solite manfrine della vecchia politica. Siamo davanti all’ennesimo caso di ostruzionismo e disfattismo della maggioranza guidata da Gaetano Sollazzo nei nostri confronti a danno dei giovani e dell’intera città”.
Lo ha dichiarato Antonio Cauteruccio capogruppo di minoranza di Diamante e Cirella Per una Diamante migliore in riferimento a lavori all’ex museo Dac. Al suo interno doveva essere allestita una biblioteca multimediale ma, ad oggi, i lavori previsti non sono stati ancora realizzati.
“L’amministrazione comunale – ha aggiunto Cauteruccio – sta commettendo un grave errore non ottemperando la delibera del consiglio. Il sindaco e i suoi continuano a far finta di niente, stanno sprecando tempo inutilmente”.
La delibera a cui si fa riferimento è quella approvata durante il consiglio comunale dello scorso 27 dicembre 2017.
“A distanza di due mesi e mezzo – ha precisato il consigliere all’opposizione – la giunta Sollazzo tradisce un atto deliberativo approvato in Consiglio, tradisce la scheda di progetto con cui è stata finanziata la ristrutturazione dell’immobile e soprattutto tradisce i giovani di Diamante, privati di un immobile in cui si può fare tutto tranne ciò che ha consentito di finanziarne la riqualificazione. Durante quel consiglio con 7 voti a favore, quattro dei consiglieri all’opposizione e tre della maggioranza, era stato approvato il nostro atto di indirizzo politico per la catalogazione, l’individuazione, la raccolta di nuovi volumi e di eventuali nuove donazioni da parte dei cittadini e il recupero del patrimonio bibliotecario comunale al fine di allestire uno spazio aggregativo, munito di postazioni multimediali, da offrire alla popolazione giovanile della città all’interno dell’ex museo”.
La delibera prevedeva l’individuazione di tutto il patrimonio bibliotecario comunale. Avviarne poi la catalogazione e una successiva campagna di sensibilizzazione per la raccolta e le donazioni spontanee di nuovi volumi da parte dei cittadini.
Prevedeva inoltre l’allestimento di una parete biblioteca e uno spazio aggregativo, munito di postazioni multimediali e di una connessione internet, da tenere aperto 6 giorni a settimana. Un luogo di aggregazione giovanile, di crescita, di vita sociale, di confronto e di condivisione.
L’idea di Per una Diamante migliore prevedeva anche l’attivazione di un percorso di formazione per i giovani interessati alla cultura, alle bellezze, alle risorse e alla storia locale al fine di offrire i servizi di promozione turistica, di informazione e di prima accoglienza per i quali è stato ristrutturato l’immobile.
“È bene ricordare – ha concluso Cauteruccio – che il progetto è stato finanziato con i fondi Pisl, progetti integrati di sviluppo locale, che sono fondi unitari con una precisa destinazione di scopo che prevedeva, tra le altre cose, un introito annuo per il Comune di 50mila euro, dei posti di lavoro e uno spazio di lettura di 95 metri quadri. Progetto che prevedeva una sorta di emporio multimediale, l’installazione di una specie di cabina di regia di promozione, informazione e accoglienza turistica online, non solo per Diamante ma anche per gli altri otto comuni ricadenti nello stesso Pisl”.