Si torna a parlare di erosione costiera a Tortora. La Giunta vuole un nuovo ripascimento e interventi su Noce e Fiumarella. 2milioni 600mila euro chiedendo alla Regione Calabria di accantonare barriere in mare.
TORTORA – A distanza di alcuni anni nel comune di Tortora si torna a parlare di protezione della spiaggia dall’erosione costiera.
Di recente, infatti, la giunta comunale ha approvato un progetto preliminare per effettuare interventi di salvaguardia del litorale per 2milioni 600mila euro.
La progettazione è consequenziale ad un piano di monitoraggio fisico del 2015 per comprendere gli effetti degli interventi di ricostruzione e stabilizzazione del litorale effettuati negli anni precedenti.
Ripascimento sì…
Quello studio pare aver restituito dati confortanti all’amministrazione comunale circa la bontà delle tecniche utilizzate per fronteggiare l’erosione costiera.Queste prevedevano interventi sul fiume Noce per aumentare l’apporto di sabbia e detriti e, contemporaneamente, il cosiddetto ripascimento. Ovvero l’aggiunta di enormi quantità di materiale direttamente sulla costa, trasportandole con mezzi meccanici.
Ora, il Comune di Tortora prevede innanzitutto un nuovo abbassamento delle briglie costruite lungo il Noce per rallentarne il corso e proteggere così il ponte ferroviario che lo attraversa. L’ente ha inoltre intenzione di realizzare attorno ai piloni delle opere di consolidamento.
Seguirà quindi una nuova campagna di ripascimento della costa. Infine, interventi di pulizia sia sul fiume Noce che sul torrente Fiumarella per liberare ulteriormente il corso delle acque e aumentare l’apporto di materiale alla costa.
…”pennelli” no
I dati del monitoraggio sono talmente confortanti da aver spinto il sindaco Pasquale Lamboglia a chiedere alla regione un cambio di progettazione.
Ovvero, sostituire con una nuova campagna di ripascimento l’installazione di barriere fisiche in mare. Queste sono previste dall’Accordo di programma Difesa del suolo risalente al 2012 e finanziato dal Cipe. Al tratto di territorio compreso tra Tortora a Belvedere Marittimo erano toccati circa 4 milioni di euro per la messa in sicurezza della costa. Di quelle opere in realtà non si è ancora visto nulla.
“Con i ripascimenti effettuati – ha commentato Lamboglia – abbiamo notato che, dal 2001 in poi, la dannosità delle mareggiate si è drasticamente attenuata. Abbiamo 20 anni di studi, mentre la Regione Calabria ha calato una progettazione dall’alto. I Pennelli sono opere costosissime che non saranno mai realizzate.
Quello che abbiamo consegnato in regione solo alcuni giorni fa è un progetto basato su dati concreti, a impatto ambientale zero e con costi irrisori se paragonati a quelli di altre soluzioni”.