Dopo la denuncia del consigliere 5 stelle Renato Bruno la conferma da controlli svolti dalla polizia municipale. Ora è caccia al responsabile della manomissione della rete fognaria. Un bypass mandava i reflui in un canale e da qui in mare.
SCALEA – Qualcuno ha manomesso la fogna: reato accertato, ma chi è il colpevole?
La polizia municipale di Scalea ha infine constatato l’esistenza di un bypass nella rete fognaria, all’interno di un tombino sulla Ss18. Un tubo – come avevamo raccontato ad agosto – realizzato con la tecnica del troppo pieno che deviava i liquidi verso un canale di raccolta delle acque piovane. Gli operai del comune hanno infine provveduto a chiuderlo su disposizione dell’Ufficio tecnico comunale.
Tutto è partito dalla denuncia del consigliere del Movimento 5 stelle Renato Bruno. Con tanto di video e foto aveva documentato una fuoriuscita di liquido marrone dall’argine in cemento del canale che passa sotto la statale, nella zona Nord di Scalea, e termina in mare.
Ora è caccia al responsabile
“Avevamo ragione noi”, commenta ora il grillino. “Aspetto le carte relative a quel tratto di rete. Il coperchio di quel pozzetto saltava in aria con le prime piogge, e forse il bypass serviva a evitare questo inconveniente. Bisogna controllare tutti i tombini di quell’area”.
Ma bisognerà anche, in qualche modo, risalire all’autore della manomissione. Della questione dello scarico abusivo di fogna, il consigliere Bruno aveva informato la Procura della Repubblica di Paola. Ma su questo caso e su altri, in estate, ha indagato anche la capitaneria di porto di Maratea.
Questo genere di disfunzioni potrebbero essere una delle cause del problema mare sporco che ha interessato Scalea, anche quest’anno. Del resto, lo stesso sindaco Gennaro Licursi ha riferito di aver ordinato all’ufficio tecnico e operai comunali di intervenire, chiudendoli, su alcuni scarichi “sospetti”, e comunque non autorizzati, direttamente in alcuni canali cittadini come il Varchera e il Revoce. Il primo cittadino aveva preannunciato l’intenzione di effettuare verifiche ad ampio raggio coinvolgendo il consorzio di bonifica.