Fusto metallico con il logo dell’Eni portato dal mare sulla spiaggia di Diamante nei pressi del porto. Parte dell’opera incompiuta versa in profonde condizioni di fatiscenza e chiunque può accedere nel cantiere attraverso varchi nella recinzione metallica.
DIAMANTE – Un bidone metallico con il logo dell’Eni è stato trovato in spiaggia ieri mattina a Diamante.
L’oggetto è stato notato da alcuni passanti. Ma c’è anche chi riferirebbe della presenza di un altro fusto, poi portato nuovamente via dalle onde.
Sul posto è intervenuto personale del ufficio locale marittimo e del Comune di Diamante. Il fusto, all’apparenza pieno, è stato trascinato per qualche metro sulla spiaggia per sottrarlo alle onde. Da quanto riferito dal municipio non è stato possibile toglierlo da quel punto e metterlo in sicurezza. L’operazione sarà effettuata solo oggi.
Sia per la capitaneria di porto che per il sindaco Gaetano Sollazzo, il recipiente dovrebbe contenere lubrificante. Il bidone – è stato spiegato – non desta preoccupazione poiché è apparso integro e non si sono registrati sversamenti in spiaggia.
“Ovviamente – ha ancora detto Sollazzo – bisognerà verificare la natura del contenuto per capire come smaltirlo”.
Il fusto è stato portato dalle onde della recente mareggiata insieme a molti altri rifiuti, soprattutto oggetti di plastica. Questi si sono accumulati sia sulle spiagge che a ridosso delle scogliere.
Il fusto spiaggiato sul tratto di costa in corrispondenza dell’area cantiere del porto di Diamante, ha fornito il pretesto per osservare le pessime condizioni dell’opera ferma da anni.
Diamante: il degrado dell’area porto
In occasione del nostro sopralluogo sul posto non abbiamo potuto non notare l’assoluto stato di degrado ed abbandono che caratterizza l’area.
Nelle recinzioni metalliche del cantiere sono presenti dei varchi attraverso i quali chiunque può introdursi nella porzione del lungomare che un tempo ospitava attività varie.
Tra i calcinacci dei solai crollati e ancora presenti a terra è possibile incamminarsi per raggiungere la fila di massi in mare sui quali spesso sono presenti persone intente a pescare.
Una situazione di degrado che comunque si trascina da tempo e che certamente stride con lo scintillio del Festival del Peperoncino di Diamante conclusosi da pochi giorni.