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Cara Chiesa ti scrivo…

Cosa è la Chiesa? Nel mondo individualista la riscoperta della Chiesa come laboratorio di fraternità ci aiuta a gustare la gioia del camminare insieme. La comunità è Chiesa quando aiuta i malati, i poveri o quando resta al Sud a combattere la mafia.

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Nascendo l’uomo non può eliminare i propri genitori. Il fatto di entrare e rimanere nella vita ci porta a confermarne l’esistenza appunto del ruolo dei genitori. Così non si può essere cristiani abbandonando la Chiesa che, bene o male, è stata e rimane la madre della nostra esistenza cristiana. [Karl Rahner]

DIO NELLA CITTA’ – NUMERO 13, giovedì 10 agosto 2017 – “Ci basta Dio!”, siamo soliti ripetere di fronte ai soliti discorsi intorno alla necessità della Chiesa e dei suoi obblighi.

Effettivamente è Lui il necessario, che possiamo incontrare addirittura nelle nostre città, lì dove viviamo, amiamo e sbagliamo senza pretendere di rinchiuderlo in un tempio. Infatti la Chiesa non è quell’edificio (bello o brutto!?) di cui possiamo fare anche a meno, la Chiesa è l’insieme delle persone che seguono Gesù e cercano di vivere quello che Lui ha predicato.

La Chiesa è quindi un popolo in cammino che supera le differenze geografiche, culturali e sociali per condividere insieme la ricerca di Dio. Quindi la Chiesa si trova lì dove ci sono persone che vivono tutto questo nonostante le loro umane fragilità, fossero anche solo tre o quattro: lì c’è già la Chiesa!

Questa visione più essenziale e meno aziendale della Chiesa, aiuta a vivere meglio una realtà troppo osteggiata anche ai nostri giorni. Quando vogliamo trovare nella Chiesa la perfezione che nemmeno noi stessi siamo in grado di vivere, allora cadiamo nella tentazione di pensarla come una realtà per pochi eletti che non hanno meglio da fare che perdere tempo dietro ai preti.

La Chiesa invece è soltanto strumento che aiuta ad incontrare Dio insieme agli altri. La Chiesa rende più fraterno l’incontro con Dio, dal momento che Lui stesso non è solitudine isolata, ma amore tra persone.

Riscoprire la Chiesa nella fraternità

Nel contesto individualista in cui viviamo, la riscoperta della Chiesa come laboratorio di fraternità può aiutarci a gustare la gioia del camminare insieme. Una gioia che cresce insieme alla fatica di sopportare le fragilità proprie e altrui sapendo che il vero tesoro è Dio e non noi: e l’unico motivo reale per servire e rimanere nella Chiesa è Lui stesso!

La Chiesa, casa di fraternità è fatta di volti, storie e ferite curate: è quella suora che a Scampia che con una maternità infinita accarezzava la gamba di un malato grave. È quel gesuita che è rimasto al Sud pur di continuare a lottare contro la mafia. È quel parroco buono e fedele che incontra il Signore nei poveri della sua piccola comunità.


About Roberto Oliva

Laureato in Beni culturali presso l’Università della Calabria, studente di teologia presso la PFTIM-Catanzaro. Cura un blog su papaboys.org e collabora con Korazym.org e Il Sismografo. Per Infopinione redige la rubrica Dio nella città.

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