Il decreto di riapertura dell’ospedale di Praia a Mare sarà emanato da Sciabica entro il 30 settembre. Promessa una riapertura concreta con reperimento di personale e risorse economiche. Previste conseguenze per ospedali di Cosenza, Paola e Cetraro.
ROMA – Riapertura dell’ospedale di Praia a Mare nel rispetto della sentenza del Consiglio di Stato.
Concreta operatività delle funzioni mediche nel limite delle possibilità dettate dall’immediato. Reperimento del personale e dei fondi economici necessari per rendere possibile il tutto. E una data da appuntare: 30 settembre. Ovvero il giorno entro cui è previsto il decreto di riapertura.
Sono questi i principali elementi scaturiti dalla riunione romana di oggi dei rappresentanti del territorio con Eugenio Sciabica, commissario ad acta per l’ottemperanza della sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittima la conversione dell’ospedale praiese in Casa della salute.
Un incontro soddisfacente
A detta dei presenti un incontro soddisfacente nel corso del quale Sciabica si è dimostrato risoluto nel porre la parola fine sulla questione che si protrae da anni. Il dirigente ministeriale ha preso impegno per emanare il decreto di riapertura entro il 30 settembre prossimo. Due settimane prima, le parti si rivedranno, sempre a Roma per fare il punto sulla situazione.
L’atto – è stato garantito – non sarà lettera morta. E questo perché sarà basato, da un lato, sulle indicazioni che fornirà l’Asp di Cosenza, dall’altro dovrà contare sulle necessarie risorse umane ed economiche. Queste ultime “si troveranno – ha detto Sciabica –, come si trovano per altre cose”.
Ma più di tutto, ha inoltre sostenuto Sciabica, conterà il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza. La sua decisione sarà autonoma – ha promesso – poiché non conterà né Scura né la Regione Calabria: la sentenza sarà l’unica fonte decisionale.
È stato inoltre chiarito che l’applicazione del dettato della sentenza del Consiglio di Stato avrà effetti sul decreto di conversione dell’ospedale praiese in struttura territoriale, ma anche sugli atti successivi. Sono dunque attese modifiche all’intera rete ospedaliera e dell’emergenza – urgenza approvata dall’Asp in seguito. Dunque la vicenda dell’ospedale di Praia a Mare avrà ripercussioni anche sulle strutture di Cosenza, Paola e Cetraro.
I presenti
L’incontro si è tenuto in una sala del Ministero della Salute. Erano presenti Antonio Praticò e Pasquale Fortunato, sindaco ed assessore alla Sanità del Comune di Praia a Mare, Pasquale Lamboglia e Anna Fondacaro, sindaco ed assessore del Comune di Tortora. Ad accompagnarli Raffaele Mauro, direttore dell’Asp di Cosenza, e un funzionario regionale inviato da Riccardo Fatarella, dirigente generale del dipartimento Salute della Regione Calabria. Presente infine l’avvocato Giovanni Spataro, che ha curato il ricorso al Consiglio di Stato per conto dei comuni. Verso la fine sono giunti anche i parlamentari Erensto Magorno ed Enza Bruno Bossio.