Raffaele D’Amante, medico dell’Asp di Cosenza, aggredito ieri pomeriggio nei pressi della sua abitazione. L’aggressore sarebbe il padre di un bambino vaccinato dallo specialista che riterrebbe il vaccino la causa di un disturbo del neurosviluppo diagnosticato al minore. Al momento non risultano persone indagate.
BELVEDERE MARITTIMO – Raffaele D’Amante, 64 anni, medico dell’Asp di Cosenza, è stato aggredito ieri dal genitore di un bambino a cui sarebbe stato diagnosticato un disturbo del neurosviluppo.
L’aggressore avrebbe messo in correlazione la patologia riscontrata al minore con un vaccino somministrato da D’Amante. Questo sarebbe dunque il motivo che avrebbe scatenato la brutale aggressione.
É quanto sostiene l’uomo per il tramite dell’avvocato Francesco Liserre del foro di Paola.
La dinamica dell’aggressione
Da quanto appreso, l’aggressione è avvenuta nei pressi dell’abitazione del medico, a Belvedere Marittimo, intorno alle 14 di mercoledì 14 giugno 2017. D’Amante è stato percosso dal suo aggressore che gli avrebbe inoltre strappato alcune ciocche di capelli. Si sarebbe inoltre verificato un tentativo di soffocamento. Un testimone dell’accaduto avrebbe poi lanciato l’allarme.
A causa delle botte subite, il medico è stato accompagnato in una clinica privata del posto. I medici che lo hanno soccorso hanno riscontrato un trauma contusivo alla testa, la frattura del naso e di una costola. La prognosi è di 30 giorni.
Di quanto avvenuto sono stati informati i carabinieri della stazione di Belvedere Marittimo che hanno ricevuto anche querela da parte dell’offeso. Al momento non risultano persone indagate. I carabinieri stanno svolgendo gli accertamenti necessari.