Uccisero il cane Angelo a Sangineto. Un anno e 4 mesi per Giuseppe Liparoto, Nicholas Fusaro, Francesco e Luca Bonanata. Pena sospesa dal giudice del tribunale di Paola e commutata in 6 mesi di lavori di pubblica utilità presso associazioni animaliste. Risarcite le parti civili.
PAOLA – Sono stati condannati a 16 mesi di reclusione, pena sospesa, i 4 giovani di Sangineto accusati di aver ucciso il cane Angelo.
A giugno dell’anno scorso, gli imputati avevano impiccato un randagio ad un albero e lo avevano finito colpendolo con un oggetto metallico. Avevano inoltre ripreso tutta la scena e l’avevano diffusa su Facebook.
Giuseppe Liparoto, 22 anni, Nicholas Fusaro, 21 anni, e Francesco e Luca Bonanata, di 21 e 20 anni, erano assenti al tribunale di Paola durante la lettura della sentenza. Il giudice Alfredo Cosenza ha accolto la richiesta della pubblica accusa. Pena massima, ma sospesa. Ordinati per tutti e quattro i condannati sei mesi di lavori di pubblica utilità presso associazioni a tutela degli animali.
In sostanza, chi ha ucciso un cane ora potrebbe ritrovarsi a lavorare in un canile. Previsto anche un risarcimento di duemila euro per ogni associazione animalista costituitasi parte civile nel procedimento.
I difensori dei giovani protagonisti di questa vicenda, avevano scelto il rito abbreviato. La storia del cane, a cui gli animalisti avevano dato il nome simbolico di Angelo, aveva sconvolto l’opinione pubblica. La vicenda ha fatto il giro d’Italia attraverso il web.