Impiegavano manodopera in nero: sanzionati 5 imprenditori edili a Scalea e Santa Maria del Cedro. Accertamenti della guardia di finanza su cantieri di abitazioni estive di lusso sull’Alto Tirreno cosentino. Per i responsabili delle ditte in arrivo pesanti sanzioni e l’obbligo di regolarizzare la manodopera.
SCALEA – Cinque imprenditori edili sono stati sanzionati dalla guardia di finanza per aver impiegato 9 operai in nero in cantieri edili di Scalea e Santa Maria del Cedro.
Per i responsabili delle ditte sono in arrivo pesanti sanzioni oltre alla diffida a regolarizzare le posizioni contrattuali della manodopera.
È l’esito di controlli svolti dalla guardia di finanza di Scalea. Gli imprenditori denunciati sono tutti e cinque del territorio dell’Alto Tirreno cosentino. Impiegavano operai non regolarmente assunti. I cantieri in cui sono state accertate le irregolarità sono relativi a ristrutturazione di case di lusso ad uso turistico.
I dettagli
Gli operai erano impiegati completamente in nero, spiegano dal comando provinciale di Cosenza della guardia di finanza.
“I controlli – si legge in una nota – sono stati effettuati nelle località turistiche dell’Alto Tirreno cosentino. Qui, negli ultimi anni, molti turisti hanno acquistato seconde case per le loro vacanze. Alcune di queste sono in fase di realizzazione.
Dopo l’accesso presso i cantieri, le violazioni riscontrate sono state oggetto di verbalizzazione. Si applicheranno le sanzioni previste in caso di impiego di lavoratori senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro.
In questi casi al datore di lavoro si applica una sanzione amministrativa che va da mille 500 a 9mila euro per ogni lavoratore irregolare che non abbia superato i 30 giorni di effettivo lavoro. Le sanzioni, invece, possono arrivare fino a 36mila euro per ogni lavoratore se impiegato per oltre 60 giorni di effettivo lavoro.
Le società controllate, inoltre, sono state diffidate alla regolarizzazione delle inosservanze riscontrate, entro i previsti termini e i lavoratori riconducibili a tali imprese dovranno essere assunti per almeno 3 mesi.
Le norme in materia di regolarità del rapporto di lavoro – informano infine le fiamme gialle – contengono risvolti sanzionatori anche nei confronti dei privati. Questo avviene quando non si avvalgono di alcuna ditta con cui stipulare un contratto di appalto, ma si affidano ad operai alla giornata sprovvisti di un rapporto di lavoro e non titolari di una partita Iva”.