Riorganizzazione dell’ospedale San Francesco di Paola. Prima udienza al Tar Calabria: il tribunale amministrativo vuole prendere visione della delibera dell’Asp di Cosenza. Prossima udienza il 25 gennaio: dopo il ricorso fatto dal comune di Paola l’azienda dovrà fornire delucidazioni.
PAOLA – Il Tribunale amministrativo regionale ordina all’Asp di Cosenza di produrre la nuova delibera a riguardo della riorganizzazione ospedaliera. Il Tar vuole conoscere il contenuto di quelle che sono le intenzioni dell’azienda a riguardo dello Spoke Paola – Cetraro.
La ripartizione dei reparti e dei posti letto ritorna al centro dell’attenzione dopo il ricorso dell’amministrazione comunale avverso la precedente deliberazione del direttore generale Raffaele Mauro che penalizzava il presidio ospedaliero San Francesco.
È questo quanto è scaturito dopo la prima udienza davanti ai giudici amministrativi del processo scaturito dal ricorso del Comune di Paola. Il caso sarà oggetto di nuova discussione il 25 gennaio prossimo. Per quella data l’Asp dovrebbe produrre i contenuti della delibera. Vedremo cosa accadrà. E vedremo quali saranno.
Il Comune di Paola è difeso nel procedimento dall’avvocato Claudia Parise del foro di Cosenza. Il nosocomio di Paola con il piano Scura avrebbe dovuto essere potenziato. Un potenziamento che però negli effetti non è stato mai attuato. Anzi sarebbe stato “bloccato” secondo l’esecutivo di Paola dal tentennamento del direttore generale. Tutto questo rappresenta com’è noto uno dei maggiori problemi della struttura, aggravati dal fatto che i posti letto disponibili con il contagocce nei reparti sono consequenziali alle carenze di personale medico e infermieristico.
Ieri, per verificare l’efficienza del pronto soccorso sono giunti in ospedale i Nas (che rientrano nel quadro di controllo generali disposti dopo disdicevoli situazioni verificatesi in altri nosocomi fuori regione) che si sono soffermati con il direttore sanitario Antonio Figlino al fine di avere delucidazioni a riguardo di lettighe e personale nella stessa Uo presente.
Il pronto soccorso, secondo le intenzioni di Scura, avrebbe dovuto dotarsi dell’osservazione breve e dei consequenziali posti letto. I lavori relativi però non sono ancora stati effettuati. Così come tra l’altro era prevista la dotazione di dieci posti letto per l’Oncologia, che da semplice Uo si sarebbe quindi trasformata in reparto.
“Siamo stati estromessi illegittimamente – spiega il sindaco di Paola, Basilio Ferrari – dagli organigrammi attraverso i quali si realizzava impropriamente la ricognizione delle specialità ricondotte allo Spoke. Per i reparti di Nido, Ostetricia, Ginecologia e Pediatria, il commissario ad acta aveva disposto il trasferimento dall’ospedale di Cetraro a quello di Paola. Nessun potenziamento dei posti letto come riconosciuto nell’atto programmatico regionale al San Francesco. Nessuna attuazione inoltre è stata data al potenziamento del polo chirurgico. Sono, questi, insieme ad altri, i motivi di manifesta irragionevolezza e di illegittimità della delibera n. 1397 del 29 agosto 2016”.
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