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Lagonegro, ospedale: Pitella contestato

Fischi e contestazioni per Marcello Pittella nella seduta straordinaria del Consiglio comunale di Lagonegro sul riordino sanitario e sul progetto (arenato) dell’ospedale unico per acuti. Il governatore lucano: “O il riordino o la scure ragionieristica”.

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LAGONEGRO – È stata una seduta concitata quella di ieri, mercoledì 14 dicembre, del Consiglio comunale di Lagonegro convocata in seduta straordinaria per discutere di sanità ed ospedali.

Come in occasione della protesta dello scorso 25 novembre, a tenere banco sono state due questioni: le sorti del progetto per la realizzazione dell’ospedale unico per acuti del Lagonegrese e il riordino della sanità lucana in via di approvazione in regione e che prevederebbe effetti negativi per il San Giovanni, l’attuale nosocomio cittadino che, proprio quest’anno, compie 50 anni di vita.

All’arrivo nel centro sociale di Lagonegro il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella è stato accolto dai fischi. Parte dei presenti ha contestato il governatore per le risposte fornite, ritenute non soddisfacenti. In particolare, il Comitato pro ospedale unico per acuti del Lagonegrese ha contestato anche i “modi” utilizzati da Pittella per arringare la folla, in particolare al momento di lasciare la sala. In merito, a breve, pubblicheremo un comunicato stampa da parte del comitato.

Di seguito, invece, divulghiamo la nota speditaci dall’ufficio stampa del presidente Pittella in merito all’esito della riunione di ieri.

“Occorre ragionare sui due temi in maniera distinta – ha esordito Pittella –. Per quanto riguarda la realizzazione dell’ospedale unico per acuti siamo nella fase in cui è necessario risolvere una controversia con la ditta. È un dovere sociale e politico non rinunciare a questo progetto. Ma, da parte mia, è doveroso valutare tutti i risvolti tecnici ed economici. Abbiamo in cassa 75 milioni di euro e per realizzare il progetto (per quanto rivisto e ridimensionato) occorre far fronte ad una spesa complessiva di circa 120 milioni di euro. Il primo tema, quindi, è quello di trovare, tutti insieme, Stato, Regione, comuni, i restanti fondi per coprire la spesa. Una cosa è certa: per quanto ci riguarda è rimasta immutata la volontà di dare centralità al presidio sanitario del Lagonegrese. Propongo la costituzione di una task force regionale, alla quale far partecipare una delegazione di sindaci e di cittadini, per monitorare l’iter tecnico-amministrativo dell’intera procedura.

Per quanto riguarda il riordino sanitario – ha sottolineato il presidente Pittella – c’è una richiesta di approfondimento e di discussione per certi versi anche di stop all’iter della riforma da parte del territorio. Noi stiamo provando a spiegare le motivazioni che sottendono questo percorso di riforma, evidenziando che sarebbe pericoloso non avere una legge regionale che riorganizzi a rete il sistema sanitario, dal momento che alcune norme nazionali sull’orario di lavoro, sui tetti di spesa e sul pareggio di bilancio delle singole strutture sanitarie rischiano di metterci in difficoltà sul piano della tenuta dei servizi.

Per salvare tutti gli ospedali lucani abbiamo bisogno di un progetto di riordino, che può essere migliorato ed emendato, sapendo però che è nostra volontà non toccare i servizi e le funzioni dei singoli nosocomi, a partire da quello di Lagonegro. Abbiamo bisogno di fare economia di scala e migliorare la qualità delle prestazioni, mettendo in rete le professionalità operanti nei singoli presidi. Questo stiamo tentando di fare. In caso contrario, così come è accaduto in altre regioni, affideremmo ad una sorta di scure ragioneristica soluzioni che a mio giudizio possono essere evitate. Non ci sono alternative: o proviamo ad accelerare l’ipotesi di riforma, oppure dovremo assumerci in consiglio regionale la responsabilità di non fare la norma. E non farla, a mio giudizio, significherebbe mettere a repentaglio i servizi che gli ospedali erogano sul territorio”.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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