La procura indaga su presunti ritardi nei soccorsi e sente medici e infermieri. Svolta l’autopsia, le parti nominano periti. Oggi svolti i funerali.
GUARDIA PIEMONTESE – Medici e infermieri in procura. Gli inquirenti vogliono vederci chiaro sul decesso del piccolo Carmine Ricco, il bambino di 7 anni di Guardia Piemontese morto lo scorso 28 giugno a causa delle ferite riportate in seguito al crollo di una vetrata.
La famiglia del piccolo si è affidata a due legali: gli avvocati Giuseppe Bruno e Davide Rosselli del foro di Paola. Ieri mattina sono stati tutti convocati e sentiti, dal pubblico ministero Anna Chiara Fasano, gli operatori sanitari del 118 e dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Al momento sono tutti indagati.
Gli inquirenti, in poche parole, vogliono capire se i soccorsi prestati al bambino sono stati tempestivi o meno. In poche parole: se la macchina dell’emergenza ha funzionato. A quanto pare ci sarebbero lamentele su presunti ritardi, ma è ancora presto per avere una concezione chiara di quegli attimi drammatici e fatali.
La procura di Paola ha anche nominato due periti, i dottori Vercillo e Cavalcanti. Così come anche gli avvocati della famiglia che si sono affidati alla dottoressa Francesca Pepe. Ieri pomeriggio ha avuto luogo l’autopsia sul corpo del bimbo, a Cosenza, che dovrà quindi chiarire l’esatta dinamica del decesso. Successivamente in procura saranno anche sentiti i genitori.
I carabinieri della compagnia di Paola stanno ricostruendo con precisione i fatti per avere una dinamica precisa dell’accaduto. Cosa non facile perché nessun testimone era in effetti presente al momento del fatto.
Carmine Ricco è morto a Cosenza a seguito delle ferite riportate nell’incidente. La vetrata del portone di casa è andata in pezzi e gli è finita addosso recidendo l’arteria femorale. È molto probabile che si sia trattato di un urto alla stessa, più che una pallonata. Bisogna capire se il bambino sia inciampato su qualcosa per poi finire con il pallone in braccio contro la vetrata. Nessuna ipotesi viene esclusa. Si resta in attesa, quindi, della conclusione degli accertamenti.
Al momento dell’incidente nell’abitazione della famiglia Ricco era presente soltanto la baby sitter che, udito il fragore, ha poi provveduto ad avvertire i soccorsi con altre persone accorse nella concitazione del momento.
In merito al decesso il garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Calabria, Antonio Marziale, ha affermato: “La morte accidentale del piccolo genera in me un profondo dolore. Chiedo ai genitori ed alla famiglia tutta di sentirmi vicino. Un bambino – ha concluso Marziale – è sempre figlio della collettività, nei suoi bisogni, nelle sue attese, nelle sue spensieratezze e quando il destino determina la fine della sua vita, l’intera comunità deve stringersi attorno ai suoi genitori”.
Rimangono ancora molto scosse le due comunità di Guardia Piemontese ed Acquappesa i cui rispettivi primi cittadini, Vincenzo Rocchetti e Giorgio Maritato, proclameranno il lutto cittadino congiunto. Oggi, intanto, si sono svolti i funerali del bimbo.