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Uccise il figlio di 11 anni, depositata la perizia

In tribunale la perizia psichiatrica su Daniela Falcone, la donna di Rovito che nel 2014 uccise suo figlio di 11 anni per vendicare l’infedeltà del marito.


PAOLA – Si è tenuta ieri mattina dinanzi al Gup del Tribunale di Paola l’udienza a carico di Daniela Falcone la donna che uccise il figlioletto di 11 anni.

Mattinata caratterizzata dal deposito delle consulenze dei professori Crisci e Bartoli. Il 20 giugno si torna in aula per un confronto tra i periti. La nuova perizia psichiatrica redatta dal neurologo Antonello Crisci e dallo psichiatra Luca Bartoli dovrà stabilire in effetti se la donna è in grado di sostenere il processo o meno.

La Falcone dopo essere stata curata dalle ferite che si è inferta con la forbice usata per uccidere il figlio, è stata trasferita dall’ospedale dell’Annunziata di Cosenza al penitenziario femminile di Castrovillari, per poi essere ricoverata nella clinica psichiatrica di Reggio Calabria in attesa di poter sostenere il dibattimento a suo carico. La donna è stata quindi in aula lo scorso anno, a Paola, dove però non è riuscita a rispondere alle domande del giudice. Sembrava aver rimosso la tragedia avvenuta.

Ricordiamo che Daniela Falcone, il 3 marzo del 2014, dopo aver ucciso il figlio con un paio di forbici ha poi tentato di suicidarsi. È stata salvata dalla polizia. La donna si era allontanata da Rovito dopo essere andata a prendere il bambino a scuola. Madre e figlio, sono stati trovati dalla polizia in zona Crocetta, lungo la vecchia strada che collega Paola con Cosenza, il 3 marzo di due anni fa. Quando gli agenti sono giunti sul posto, hanno constatato che il bambino era morto per una profonda ferita alla gola. La madre, invece, che era ancora viva, è stata soccorsa dai medici del 118. A dare l’allarme era stato il marito della donna che temendo il peggio aveva denunciato la scomparsa della moglie e del figlio ai carabinieri. Ci sarebbe stato forse un litigio tra la donna e l’uomo all’origine dei fatti. Forse Daniela Falcone non accettava che il marito volesse lasciarla e dopo aver vagato quasi due giorni decideva di togliergli la cosa più cara: suo figlio.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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