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Omicidio Rodrigues, il killer incastrato da un testimone chiave

Sergio Carrozzino è stato visto da un testimone oculare allontanarsi con Silvana Rodrigues dal parcheggio del supermercato di Belvedere Marittimo.


BELVEDERE MARITTIMO – È la dichiarazione di un testimone chiave che incastra Sergio Carrozzino, il 44enne di Belvedere Marittimo arrestato ieri dai carabinieri ed accusato di aver ucciso Silvana Rodrigues il 12 dicembre 2015.

Dall’alto di un autobus un uomo ha visto i due nel piazzale del supermercato di Belvedere Marittimo da dove si erano perse le tracce della donna. Una circostanza confermata da un frame delle immagini di videosorveglianza acquisite dagli inquirenti e nel quale si vede l’indagato dirigersi verso l’automobile della vittima. Nel materiale in possesso degli investigatori, conferme anche dalle ricevute di viaggio.

Lo ha detto il procuratore capo della procura della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, nel corso della conferenza stampa di ieri pomeriggio al comando provinciale dei carabinieri di Cosenza. Al suo fianco, il comandante provinciale dell’Arma, Fabio Ottaviani, e il capitano della compagnia di Scalea, Alberto Pinto.

Da sinistra: Ottaviani, Giordano e Pinto.

Le dichiarazioni rese agli investigatori dal super testimone sono state dunque fondamentali per incastrare Carrozzino e per metterli in condizione di tratteggiare gli ultimi istanti di vita della donna di origini brasiliane.

Secondo quanto riferito ai cronisti, il presunto killer potrebbe aver visto Silvana (ma non ci sarebbero conferme, ndr) dal balcone di casa sua, un alloggio popolare a breve distanza dal supermercato, nei pressi dello svincolo Sud della Ss18. La Rodrigues – lo ricordiamo – si era allontanata di casa quel giorno per effettuare degli acquisti. Carrozzino l’ha raggiunta nel parcheggio e dopo un diverbio l’avrebbe colpita con un oggetto, forse una pietra. Ha quindi caricato la vittima nella macchina di lei e ha guidato fino al luogo periferico, non molto distante, dove ha dato fuoco alla vettura con la Rodrigues a bordo.

In questa ricostruzione ci sono ancora degli elementi non definiti. L’oggetto utilizzato per tramortire la Rodrigues è stato reperito nel parcheggio del supermercato o Carrozzino lo aveva con sé? Come si è procurato il liquido infiammabile con cui ha dato fuoco alla vettura? E ancora: l’incontro tra i due, in quel fatidico giorno, è stato casuale?

Non secondo Giordano che in conferenza stampa ha dichiarato di essere convinto che Carrozzino e la Rodrigues avessero appuntamento indicandone anche i motivi. Dalle immagini del circuito interno del supermercato, la donna dà l’impressione di essere frettolosa nell’effettuare una seconda spesa: dei mandarini e dei collant. Poche ore prima, infatti, era già stata nel supermercato per fare degli acquisti. Inoltre – ha detto il procuratore – le immagini delle videocamere esterne la riprendono uscire e attendere alcuni minuti davanti all’auto. Proprio – appunto – come se stesse aspettando qualcuno.

Particolari, che potrebbero essere chiariti già lunedì 30 maggio 2016, quando avverrà l’interrogatorio di garanzia di Sergio Carrozzino.

Omicidio Rodrigues: tutta la vicenda dal nostro archivio

Pierina Ferraguto

Giornalista pubblicista dal 2013. Laureata in Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza all'Università della Calabria. Dal 2006 al 2008 lavora come stagista nella redazione di Legnano de Il Giorno. In Calabria lavora con testate regionali di carta stampata e televisive.

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