ORSOMARSO – Il Comune di Orsomarso dichiarerà lo stato di calamità naturale.
La decisione è la conseguenza dell’esondazione avvenuta ieri dei fiumi Argentino e Porta la terra a causa delle forti piogge. (ne abbiamo parlato qui)
Lo conferma il sindaco di Orsomarso, Antonio De Caprio che in collaborazione con l’ufficio tecnico comunale, la polizia municipale e i carabinieri della locale stazione ha già da ieri costituito l’unità di emergenza.
Oggi, la situazione è sotto controllo, nonostante la pioggia caduta sull’area. Non si segnalano criticità, ma il livello di attenzione resta alto. Se le condizioni resteranno stabili saranno regolarmente aperte le scuole primarie. Proprio l’edificio che le ospita ha subito ieri i danni maggiori con l’allagamento del piazzale a causa dell’esondazione del Porta la terra.
A 24 ore di distanza dall’emergenza, il primo cittadino ritorna su quei momenti di apprensione. “Ripensando a ieri – ha detto – mi chiedo cosa sarebbe successo se anziché 80 millimetri di pioggia ne fossero caduti 200. Tutto sommato è andata bene”.
Ma l’emergenza, non la prima di questo tipo ad Orsomarso, ha lasciato il segno.
“Salta all’occhio – ha detto ancora De Caprio – l’inefficienza delle opere di ingegneria idraulica. Chiederemo lo stato di calamità naturale in virtù di queste situazioni: briglie inesistenti, muri di contenimento ceduti o prossimi al cedimento, letti dei fiumi pieni di materiale. Non possiamo consentire che la gente sopporti un rischio così elevato e che la Valle del fiume Argentino venga cancellata per l’incuria di chi dovrebbe valorizzarla avendo competenze che superano quelle comunali, e mi riferisco a Parco e Riserva”.