PAOLA – La procura chiede il processo per l’orco.
Sarà a breve fissata dal giudice per le indagini preliminari l’udienza a carico del 47enne tratto in arresto dai carabinieri di Amantea con l’accusa di aver violentato un disabile. La Procura della Repubblica di Paola, infatti, nei giorni scorsi ha chiuso il cerchio relativo al procedimento e ha richiesto il rinvio a giudizio. Tutto è partito da una denuncia di abusi sessuali su un 16enne disabile. E con questa accusa è stato arrestato il 47enne amanteano. Le indagini sono coordinate dai carabinieri della compagnia di Paola agli ordini del capitano Antonio Villano che ad agosto dello scorso anno hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere disposta dal Gip di Paola su richiesta del PM titolare dell’inchiesta.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane con un forte ritardo mentale sarebbe stato attratto, con uno stratagemma, dall’uomo in un luogo isolato della cittadina e lì si sarebbe consumata la presunta violenza sessuale.
L’inchiesta è partita dalla querela dei familiari del ragazzo presso la stazione dei carabinieri di Amantea. Gli accertamenti scattati dopo l’episodio, verificatosi nel luglio 2015, avrebbero confermato quanto denunciato dalla famiglia della vittima. Da qui la richiesta del magistrato di chiedere l’arresto per il 47enne che viveva a casa dei genitori.
Una brutta storia venuta a galla anche grazie al certosino lavoro svolto dai carabinieri della compagnia di Paola che hanno svolto le indagini in silenzio e con oculatezza senza tralasciare nulla al caso. Ma anche una storia che dimostra ancora una volta come sono in crescente aumento i reati verso quelle categorie cosiddette deboli che in quanto tali riescono ad essere sopraffatte facilmente da coloro i quali si avvicinano alle ignare vittime con artifizi e inganni.