PAOLA – Cimitero, arriva la protezione civile regionale.
Il prefetto di Cosenza a seguito delle segnalazioni pervenute dal responsabile del settore manutentivo, Giovanni De Medici, si è attivato tempestivamente.
Ieri mattina tecnici del dipartimento regionale hanno visionato lo stato dei luoghi interessati dal movimento franoso che rischia di compromettere la stabilità di circa 60 tra loculi e cappelle private. La parete esterna del cimitero potrebbe cedere. I segni evidenti delle infiltrazioni si notano anche all’interno dell’area di rispetto, dove alcune lapidi sono lesionate, il marciapiede è pericolosamente inclinato e ad ovest sono evidenti i segni dello sfascio.
“Una situazione preoccupante, ma non drammatica – ha affermato nel merito ieri mattina il capo dipartimento regionale della protezione civile – Carlo Tansi”.
Tutto questo sta a significare che sono necessari interventi, che però una volta effettuati potranno rimettere in sesto l’area sacra. Ma tra il dire e il fare il Comune di Paola deve ancora ricevere il finanziamento relativo per un ammontare di circa 2milioni di euro. Lo stesso che permetterebbe quindi di risanare la porzione interessata e che è inserito dal 2013 nell’apposita graduatoria regionale e catalogato come urgente.
Il già dirigente dell’ufficio tecnico conscio dello stato delle cose aveva chiesto qualche giorno fa al prefetto di Cosenza e alla protezione civile regionale la messa in sicurezza della porzione cimiteriale interessata. Un intervento finalizzato alla tutela della pubblica incolumità e al fine di ripristinare l’uso di una porzione di cimitero pubblico. Allegati alla richiesta anche la pianta delle cappelle esaurite ed interdette ad ogni uso.
De Medici rileva specificatamente che “è una situazione che attanaglia da troppo tempo questa porzione di cimitero. Loculi e cappelle sono disastrosamente dissestate e addossate a quel muro di contenimento di un versante franoso che costeggia la sottostante strada pubblica nelle adiacenze della SS18”.