PAOLA – “Quel parcheggio era abusivo“. Occhi puntati su un’area attigua al nosocomio di Paola.
Si è aperto con una carta a sorpresa giocata dalla difesa il processo sulla frana dell’ospedale civile. Il presidente del collegio Paola Del Giudice dopo aver respinto alcune eccezioni della difesa ha sentito i primi due testimoni chiamati a deporre nel procedimento. È emerso nel corso del dibattito che dopo un sopralluogo nel luglio 2011 la pg della municipale di Paola aveva riferito all’Ufficio tecnico comunale di mettere in sicurezza l’area vicina al parcheggio. In pratica ci sarebbero stati lavori abusivi di realizzazione di un posteggio accanto al perimetro del nosocomio che veniva utilizzato secondo le testimonianze dai dipendenti del “San Francesco”. Lo stesso avrebbe quindi causato le prime avvisaglie.
In pratica si è assistito ad un braccio di ferro con l’accusa rappresentata in aula dal pm Linda Gambassi che ha incalzato i testimoni sui provvedimenti adottati. Il folto collegio difensivo (avvocati Pietro Sommella, Gino Perrotta, Pietro Berlingieri, Giorgio Zicarelli, Davide Rosselli, Giuseppe Magarò) degli imputati ha fatto rilevare come la questione sicurezza dell’area sovrastante la costruzione e precedente al movimento franoso sia stata sottovalutata.
Sono stati sentiti in aula Francesco Pierri e Rosario Mandarini della polizia municipale i quali hanno fatto sopralluoghi sull’area oggetto dei lavori.
A processo ricordiamo che oltre ai tecnici Silvestro Mannarino, Salvatore Romita (già responsabile dell’Utc), vi sono il progettista Edoardo Romano e i due proprietari Annarita Sganga e Pasqualino Saragò. Parti civili il comune (rappresentato dall’avvocato Paolo Quercia) e l’Asp (dall’avvocato Guido Siciliano).
Le accuse della Procura sono quelle relative ad aver effettuato lavori in difformità dal permesso a costruire in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale e sismico la demolizione e ricostruzione di un fabbricato. Inoltre senza autorizzazione lavori di sbancamento, sistemazione dell’area esterna con lavorazioni di movimento di terra, sistemazione di gabbionature e di aver tagliato alla base un costone con mezzi meccanici.
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