ORSOMARSO – Il sindaco di Orsomarso, Antonio De Caprio, ha scritto al prefetto di Cosenza chiedendo di convocare attorno a un tavolo tecnico tutti gli enti responsabili della Riserva naturale Valle dell’Argentino.
Il vuoto normativo, il regolamento di gestione e l’assenza di qualsiasi programmazione sull’area protetta che lasciano il comune con le mani legate dovranno essere al centro della discussione.
“Lo vogliamo fortemente questo confronto – spiega il sindaco di Orsomarso – e lo faremo, anche perché il prefetto mi ha garantito il suo impegno. Se anche questo intervento sarà vano, siamo pronti a iniziative eclatanti e a tirare in ballo il ministero. Vogliamo risposte: come mai Orosomarso, dalla nascita dei nuovi vincoli, non ha ancora avuto alcun beneficio? Dovevano per lo meno pensare a una mitigazione di questi vincoli e dei conseguenti disagi patiti dai cittadini. Oggi chiediamo dignità per chi ha scelto di vivere, di investire qui e scommettere su un futuro migliore”.
Un episodio, è posto alla base dell’iniziativa di De Caprio: il nubifragio che lo scorso 16 agosto si è abbattuto sul territorio e che in poco meno di dieci minuti ha messo in ginocchio Orsomarso.
De Caprio ricorda quella giornata fatta di richieste di aiuto da parte di cittadini e di turisti che a causa di allagamenti, crollo di alberi e strade interrotte sono rimasti bloccati nella valle.
E ancora, una mattinata ed un pomeriggio passati a operare in piena emergenza con vigili e qualche volontario nel completo abbandono da parte delle istituzioni preposte. Insomma, quel che è avvenuto lo scorso 16 agosto è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
“Un vaso che – spiega De Caprio – ha iniziato a riempirsi nel 1988 con l’istituzione della riserva, poi nel 1993 con la creazione del Parco nazionale del Pollino. Lo stesso poi si è riempito negli anni di tante speranze mai realizzate. La mia popolazione vive un disagio rispetto ai vincoli derivati dalla riserva, che secondo me servono ma dovevano essere orientati a un rilancio turistico del territorio. Ciò non è avvenuto e le responsabilità sono principalmente da ricercare nell’assenza di assunzioni di impegni e di responsabilità da parte degli enti sovraordinati: il parco e la forestale.
Noi come amministrazione – conclude De Caprio – abbiamo la visione del futuro della valle, sbilanciato nettamente verso il turismo in modo da realizzare sviluppo per la popolazione di Orsomarso che vive un disagio socio-economico tra i più drammatici dell’Alto Tirreno cosentino”.