SANTA MARIA DEL CEDRO – Sono ancora in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Scalea per risalire ai responsabili del tentato furto al bancomat della Bcc installato in un centro commerciale a Santa Maria del Cedro, sulla Ss18, avvenuto lo scorso venerdì notte.
Gli investigatori stanno esaminando le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, ma al momento non sembrano esserci particolari sui quali concentrare le indagini. I militari stanno anche cercando di capire se questo episodio possa avere elementi comuni con altri fatti simili accaduti precedentemente.
Si tratta comunque del secondo tentativo andato a vuoto. Già ad ottobre 2013 ignoti avevano cercato di rubare soldi dallo stesso bancomat.
Le modalità sembrano essere diverse. Questa volta i ladri sono entrati dal retro dello stabile, forzando un portoncino che si trova a pian terreno, di fianco all’ingresso del supermercato. Sono poi saliti al primo piano dove hanno dovuto forzato una saracinesca per entrare nel corridoio che consente l’accesso agli esercizi commerciali. Hanno poi rotto un pannello di legno che divide il locale dove si trova il distributore da un altro negozio al momento non in uso. Una volta dentro, hanno fatto un buco nel muro con l’intento di sciogliere la cassaforte con una fiamma ossidrica e prelevare il denaro.
Ma qualcosa è andato storto. L’allarme del centro commerciale, che ha iniziato a suonare intorno alle 5, ha mandato all’aria il loro piano. L’arrivo della vigilanza ha disturbato i malviventi che si sono dati alla fuga, rifacendo probabilmente lo stesso percorso che avevano studiato per entrare nel centro commerciale.
I ladri hanno anche provato a mettere fuori uso l’allarme, ma non ci sono riusciti.
Gli agenti delle vigilanza hanno immediatamente allertato i carabinieri. Ma, al loro arrivo, dei ladri non c’era più traccia. Probabilmente i malviventi si sono dileguati attraversando i vicoli e le piccole strade buie di uno dei villaggi che si trovano alle spalle del centro commerciale.
All’interno del locale è stato ritrovato parte del materiale usato per forzare il portoncino e la fiamma ossidrica che non hanno fatto in tempo ad utilizzare.