BELVEDERE MARITTIMO – Oltre ai cavi, questa volta i ladri hanno distrutto anche i quadri elettrici che fanno funzionare l’impianto.
Il depuratore comunale di Belvedere Marittimo è di nuovo fermo. Per la terza volta in poco più di un mese, il sistema è stato messo ko da malintenzionati ghiotti di rame. Questa mattina la triste scoperta.
Durante la notte i ladri hanno messo a segno il colpo, portando via un bottino più ricco rispetto a quello degli altri due furti. Questa volta infatti i danni sono maggiori. I malviventi hanno avuto tutto il tempo di rompere la rete di recinzione sotto i binari della ferrovia, entrare nell’area e scegliere i punti da dove poter recuperare più rame possibile, compresa la cabina di controllo con i quadri elettrici che si trova di fianco alle vasche. Hanno poi aperto il prefabbricato adibito a spogliatoi per gli operai dell’impianto, portando via altri fili elettrici e persino un paio di scarpe.
Il fatto preoccupa e fa discutere. Legambiente denuncia il pericolo ambientale. L’amministrazione comunale non ha risposte confortanti per i cittadini che inevitabilmente ne pagheranno le conseguenze.
Il fatto ha comunque dell’incredibile poiché è accaduto proprio dopo che erano stati ultimati i lavori di ripristino. L’impianto infatti aveva ripreso a funzionare ieri e nei prossimi giorni dovevano essere montate le telecamere della videosorveglianza.
Il vicesindaco del Comune di Belvedere Marittimo, Vincenzo Spinelli, si è detto indignato e dispiaciuto.
“Avevamo fatto tutto il necessario – spiega – per il buon funzionamento del depuratore. Eravamo anche pronti a installare un sistema di videosorveglianza dato che proprio ieri erano arrivate le telecamere da montare. Non ci hanno dato neanche il tempo di approntarle che son venuti a rubare per la terza volta. Ora è tutto da rifare. Abbiamo subito gravi danni. Ambientali, soprattutto, perché il depuratore a causa dei furti non funziona e non smaltisce i reflui che arrivano dalle conduttore. Ne risentono tutti i cittadini. Come tale e come amministratore sono arrabbiato e indignato. Purtroppo le risorse economiche dei comuni scarseggiano, mentre i tempi burocratici sono lunghi”.
Legambiente continua a monitorare attentamente la vicenda.
“Siamo stanchi – dice il presidente del circolo locale, Carlo Gaglianone – attraverso il nostro ufficio legale presenteremo denuncia contro ignoti. La nostra comunità non può sopportare tutto questo. Siamo preoccupati dal punto di vista ambientale a causa del depuratore fermo”.