La Procura della Repubblica di Paola ha avviato gli accertamenti. Scarichi sospetti in mare dopo i furti di rame al depuratore comunale. Questa mattina sopralluogo dell’Arpacal.
BELVEDERE MARITTIMO – La Procura della Repubblica di Paola svolgerà accertamenti sul depuratore comunale di Belvedere Marittimo a seguito del furto di rame avvenuto lo scorso 31 dicembre 2014 che da allora ha provocato l’arresto del ciclo depurativo.
Questa mattina l’Arpacal ha effettuato un sopralluogo. Il rischio maggiore è legato all’inquinamento. Sembrerebbe che i reflui non depurati finiscano direttamente in mare attraverso il torrente Soleo. La denuncia arriva dal circolo di Legambiente di Belvedere.
Nel giro di pochi mesi, lo ricordiamo, il depuratore ha subito due furti di rame. L’impianto, per il quale è previsto anche un progetto di ammodernamento, era stato ripristinato da poco, dopo che i ladri avevano rubato i cavi elettrici che alimentano i macchinari. Furti che costeranno al comune circa 20mila euro.
“Siamo dovuti intervenire con urgenza – aveva detto ieri il sindaco di Belvedere Marittimo Enrico Granata –. A giorni il depuratore tornerà in funzione, ma a questo punto metteremo la videosorveglianza all’impianto”.
Videosorveglianza che, secondo Legambiente, dovrebbe essere installata anche nell’area intorno all’impianto considerato che la zona si trasforma spesso in discarica.