SANTA MARIA DEL CEDRO – Prosegue a piccoli passi il progetto per l’inclusione del cedro della riviera nel novero dei beni patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Nella mattina di lunedì 17 novembre è prevista una nuova riunione del comitato creato dall’assessorato alla Cultura della Regione Calabria per la promozione delle eccellenze culturali calabresi in seno all’agenzia specializzata delle Nazioni Unite.
I componenti del comitato si ritroveranno a Tropea, nella sala consiliare.
In quella occasione si discuterà dunque anche della proposta sul cedro avanzata da uno dei componenti del Comitato Unesco calabrese, Franco Galiano, presidente dell’accademia internazionale del cedro.
“La candidatura del cedro – ha detto oggi l’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri – è da mettere sul tappeto, al pari di molte altre. È da valutare e da sottoporre a un’attenta analisi di molti fattori. Sicuramente – ha poi aggiunto – è da sostenere valutando inoltre la possibilità di sospingerla nell’ambito anche dei tanti riconoscimenti che l’Unesco prevede”.
Dopo il lancio, a settembre scorso, della candidatura dell’agrume sacro per gli ebrei, nei consigli comunali del Tirreno cosentino si registrano i primi atti d’indirizzo per supportare l’iniziativa.
A rispondere sono stati due comuni indicati come i principali produttori di zona del cedro. Santa Maria del Cedro, ovviamente, e Orsomarso. In entrambi i casi il consiglio comunale ha deliberato favorevolmente all’unanimità.
Anche il Consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino, con propria delibera, ha sostenuto l’iniziativa. I vertici del consorzio – si legge in un comunicato “garantiranno all’iniziativa sostegno e vicinanza”.
“La candidatura del cedro come bene patrimoniale dell’Unesco – ha detto Franco Galiano – rappresenta un momento di riscatto per tutta la nostra Riviera. Il territorio – ha aggiunto – vive un profondo oblio dal quale può uscire anche grazie alla giusta valorizzazione del cedro”.