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Turismo, Alternativa rilancia il “consorzio”

taverna_inside_arDI ANTONIO MANDARANO*

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PRAIA A MARE – Abbiamo appreso, attraverso i media locali, dello sfogo di un noto imprenditore turistico di Praia a Mare che ha messo in evidenza i problemi principali di chi oggi, in questa fase di grave crisi economica, gestisce un’attività turistico – ricettiva. (leggi qui la nostra intervista a Albino Di Marco)

Noi siamo d’accordo con lui, il vero turismo lo fanno le strutture alberghiere e da queste dobbiamo ripartire per cercare di sviluppare l’economia del nostro territorio.

Non possiamo più pensare di competere in un mercato globale, com’è quello turistico, da soli, bisogna abbandonare gli egoismi, gli individualismi, mettendosi in rete, solo così si possono avere delle possibilità di vincere la concorrenza nazionale e soprattutto internazionale.

Uno dei punti cardine del nostro programma per far crescere il comprensorio è quello di dar vita a un Consorzio turistico. Noi pensiamo che aggregare gli operatori turistici in un unico soggetto che si occupi di guidare, supportare, promuovere e coordinare le attività turistiche, sia la scelta giusta per favorire lo sviluppo del turismo in tutta la Riviera dei Cedri e nei paesi più vicini che si affacciano sul Golfo di Policastro, come Maratea e Sapri. Bisogna ragionare in un’ottica di distretto turistico, coinvolgendo le amministrazioni comunali, abbattendo i confini geografici e abbandonando i campanilismi.

Uno dei principali obiettivi da perseguire è quello di migliorare, in alcuni casi in modo considerevole, la qualità del prodotto e i servizi erogati dalle strutture alberghiere e dagli enti locali.

Un altro problema è la difficoltà, da parte del turista internazionale, di raggiungere, in modo confortevole e in tempi brevi, i nostri luoghi. Per risolvere tali problematiche bisogna favorire gli investimenti di chi possiede e/o gestisce le strutture ricettive esistenti e di chi ha intenzione di insediarsi con nuove iniziative imprenditoriali e allo stesso tempo bisogna puntare al completamento e alla attivazione dell’aeroporto di Scalea.

Noi abbiamo individuato nel Contratto di Sviluppo, gestito da Invitalia Spa, il finanziamento pubblico dal quale gli operatori turistici potranno attingere per finanziare i loro investimenti, e che comprende la realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico, come l’aeroporto, appunto, a totale carico dello Stato.

Il Consorzio avrebbe lo scopo di favorire l’ottimizzazione delle politiche degli approvvigionamenti, della commercializzazione e della gestione, anche in comune, di beni e servizi e di ogni altra attività assistenziale, migliorando il prodotto turistico nel suo complesso.

C’è bisogno, inoltre, di organizzare un sistema di trasporto locale, in modo da collegare i singoli comuni tra di loro con servizi efficienti, continui durante la giornata, per far scoprire, a chi visita i nostri paesi, la bellezza e la peculiarità del nostro patrimonio naturalistico, storico, religioso, artistico, folkloristico ed enogastronomico.

Il Consorzio potrebbe esercitare un’azione di “sensibilizzazione” verso le istituzioni locali per ottenere un alleggerimento del carico fiscale, inducendo gli amministratori a razionalizzare la spesa, tagliando quella improduttiva, e a migliorare i servizi che gli enti comunali erogano ai cittadini e alle imprese.

Pensiamo, per esempio, alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di depurazione, alla viabilità, alla pulizia, al decoro e alla sicurezza del nostro territorio. Infine, rivolgiamo un invito a tutti gli imprenditori turistici, agli amministratori comunali e a tutti quelli che volessero dare il loro contributo, a cogliere questa opportunità. Noi siamo disponibili al confronto affinché, quello che oggi è un progetto, domani possa diventare realtà.

*Coordintaore del movimento politico l’Alternativa

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2 comments

  1. Antonio Mandarano

    Bene sig. Albino, bisogna, per prima cosa, formare un gruppo di imprenditori turistici disposti a dar vita al Consorzio. Tutti insieme, dovremo lavorare per approfondire i singoli argomenti e soprattutto per realizzarli. Per quanto riguarda l’eccessivo carico fiscale, sfonda una porta aperta, abbiamo scritto decine di comunicati in tal senso. Io penso che se riusciremo ad unire un nutrito numero di operatori del settore, avremo maggiori possibilità di convincere chi amministra a correggere la politica fiscale messa in atto negli ultimi anni. Noi del Movimento L’Alternativa siamo disponibilissimi a un confronto con gli imprenditori interessati e con gli amministratori.

  2. In linea di massima condivido ciò, ma andrebbe però approfondito meglio il tutto, punto per punto ogni singolo argomento. Prima di ogni cosa però, bisognerebbe cercare da subito di alleggerire l’enorme peso fiscale rapportandolo magari a sei mesi all’anno e non a 12. Così da mettere tutti in condizioni di poterle pagare queste tasse. Sono sicuro che così facendo, lo Stato ed in particolare il Comune incasserebbe molto di più perchè tutti pagherebbero i tributi, a nessuno conviene non pagare. Altra cosa importantissima: cancellare una volta per tutte questa odiosa tassa di soggiorno che allontana di fatto il turista