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Santa Maria del Cedro, 100 giorni di Giunta: l'opposizione replica

GS_inside_arSANTA MARIA DEL CEDRO – È un giudizio parzialmente positivo quello espresso da Andrea Napolitano, leader della minoranza del Consiglio comunale di Santa Maria del Cedro, dopo il report sull’attività amministrativa dei primi tre mesi della Giunta Vetere.

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“Bene il lavoro svolto fin qui e il riconoscimento sia del lascito della Giunta precedente che dei meriti di quella attuale”. Questo in sintesi il pensiero di Svolta positiva sull’esposizione effettuata dal sindaco nel week end scorso.

Ma a corollario di questa posizione Napolitano aggiunge una puntualizzazione. Si sarebbe dovuto precisare che alcune opere sono frutto dell’ex Governo Fazio.

“Faccio riferimento – ha spiegato Napolitano – solo per fare un esempio, alla valorizzazione delle due torri di Santa Maria del Cedro. È un progetto che era già stato assolutamente definito negli anni 2007 e 2008, quando governava la Giunta Fazio. Anzi, più che un proclama su questo intervento, avrei fatto un mea culpa. Oggi siamo nel 2014. Dal 2008 non c’è stata la possibilità di portare a termine quest’opera. Va bene considerare tutte le difficoltà del caso, ma oggi, ripeto, non ne farei un proclama. Così come – ha poi proseguito – ci sono alcune opere che fanno si che l’amministrazione si ponga come protagonista, ma obbiettivamente con l’attività politica e amministrativa nulla hanno a che vedere. È il caso della ristrutturazione dell’edifico del Sacro Cuore a Marcellina”.

Quanto alle politiche attuate esclusivamente dall’attuale compagine amministrativa, Svolta positiva riflette sulla programmazione estiva e, anche qui, alle luci si sommano alcune ombre.

“Bene – ha dichiarato ancora Andrea Napolitano – alcune attività di intrattenimento musicale e culturale svolte, ad esempio al Carcere dell’Impresa-Palazzo Marino o al Parco archeologico di Laos. Altre cose non ci sono piaciute. Ci hanno dato l’impressione di una programmazione molto approssimativa, improvvisata. Un esempio per tutti è la copertura di sette-otto serate con un progetto denominato Grande cinema italiano. Sono andato a vedere di cosa si trattava. Praticamente una televisione a 32 pollici messa su un baldacchino davanti a delle sedie per far vedere dei film Anni ’60 ai nostri ospiti. Obbiettivamente, non ci è sembrata una scelta felice per un programma estivo di qualità sul quale l’amministrazione, a mio parere, avrebbe dovuto puntare avendone le possibilità economiche”.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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