PRAIA A MARE – Prestavano denaro a tassi usurai per poi passare alle minacce in caso di mancata restituzione o ritardi nei pagamenti.
Sono accusati di usura ed estorsione B. B. 65 anni, G. T., 55 anni ed E. I., 39 anni: i tre uomini arrestati all’alba di oggi tra Praia a Mare e Tortora dal comando dei carabinieri di Scalea in collaborazione con i militari della locale stazione.
Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Paola, Carmine De Rose, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare al termine di una lunga indagine sul gruppo dedito allo strozzinaggio.
Tutto inizia nel 2011 con la denuncia presentata ai carabinieri di Scalea da un imprenditore edile della zona, disperato dopo anni e anni di vessazioni. L’uomo aveva chiesto soldi in prestito a due degli usurai finiti in manette nell’operazione di oggi. Ogni mese versava loro una rata per la restituzione del debito contratto. Ma i tassi usurai applicati hanno presto messo in difficoltà il costruttore. L’impossibilità a pagare la rata mensile ha dato inizio a una serie di estorsioni a suo danno da parte del gruppo criminale. Da qui, la decisione di raccontare tutto agli inquirenti.
Le indagini avviate dai carabinieri hanno portato alla luce anche il ruolo del terzo arrestato, il più giovane dei tre, e la loro attività a delinquere a partire dal 2005.
Nel giro d’usura erano finiti altri tre imprenditori di Praia a Mare e Tortora. Anche in questi casi le modalità del prestito a strozzo erano le stesse. Gli accertamenti si sono basati su attività di ispezione e di controllo dei movimenti in denaro delle persone indagate.
Il Gip di Paola ha disposto gli arresti domiciliari per i tre usurai in attesa della convalida del fermo.