TORTORA – Sono a dir poco sorprendenti e sconcertati insieme le dichiarazioni rese dai leader del Nuovo Centro destra durante la manifestazione al Rendano di Cosenza.
Pare che Alfano, Quagliariello, Schifani, Gentile e Scopelliti giunti direttamente da un paese straniero e lontano siano venuti come i Re Magi a dispensare immaginari doni ignari di ciò che soffre l’Italia e soprattutto la Calabria.
A tali figuranti per via dell’estraneità al territorio, occorre colmare l’ignoranza circa la gravità delle condizioni in cui vive l’intera regione calabrese, quindi informiamo loro che:
Questa è la terra che registra il più alto tasso di disoccupazione, specie giovanile e dalla quale si fugge pur di procurarsi da mangiare e vivere;
Questa è la terra dove negli ultimi quattro anni è stato annientato un già precario sistema sanitario che ha eliminato l’assistenza e condannato a morte migliaia di cittadini privati della possibilità di essere prontamente soccorsi anche in casi di estrema urgenza e gravità;
Questa è la terra dove, nonostante l’enorme mole di denaro speso, non si è ancora attuata una seria politica per la gestione e smaltimento di rifiuti tanto che in questi giorni è stato disposto il loro trasporto all’estero con incremento esorbitante di spesa a carico dei cittadini;
Questa è la terra che occupa i primi posti di povertà assoluta ed è posizionata quale fanalino di coda per la produzione di ricchezza;
Questa è la terra dove, si sa ma non si dice, trovano ricovero e riparo sottoterra, in acque dolci e salate rifiuti tossici e nocivi;
Questa è la terra ed il mare a cui l’attuale governo, dai novelli Re Magi ben rappresentato, per meriti acquisiti nell’acquiescenza ha riservato premi speciali quali: le armi chimiche siriane, la desertificazione delle linee ferroviarie, la chiusura di quasi tutti i tribunali.
Ah, dimenticavo: l’amico di governo e partito Maurizio Lupi in uno dei suoi primi atti da ministro per le infrastrutture, anziché sbloccare qualche opera per il sud, con certosina e capziosa arguzia è andato a scovare un vecchio progetto accantonato dal Cipe che, guarda caso, dovrà ancora collegare la pianura padana con il veneto, nonostante le autostrade a quattro corsie al nord e le mulattiere delle nostre parti.
E che ridere in quel teatro, per loro è la terra dei balocchi, dicevano di voler provvedere all’Italia ed al solo pensiero ridevano da soli, pensando a come hanno ridotto la Calabria.
Egregio senatore Gentile, queste sono le emergenze da trattare e risolvere e sui quali siamo disponibili ad un dibattito pubblico franco e leale, diversamente ridete pure, ma non parlate di tutelare, difendere, rilanciare il Sud, non lo rappresentate.
Questa terra l’avete abbandonata ed affossata, non vuole né risate, né parole, vuole i fatti che non siete stati in grado di produrre.
*esponente del Movimento per l’italia del Meridione