Il sindaco del Comune di Tortora esprime una prima considerazione dopo l’avvenuto sequestro dell’impianto di San Sago da parte della Guardia di Finanza.
“L’operazione di questa mattina della guardia di finanza e della Procura della Repubblica di Paola rappresenta la conferma di quanto noi abbiamo sempre sostenuto in merito all’impianto di San Sago“.
È questa la prima dichiarazione ufficiale del sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia, dopo il sequestro dell’impianto di depurazione della Ecologica 2008 Srl a San Sago.
Come riferito, il 4 dicembre 2013 i finanzieri del comando provinciale di Cosenza hanno sequestrato l’impianto di depurazione di località San Sago, gestito dalla società Ecologica 2008 Srl, con l’ipotesi di presunti reati ambientali che sarebbero stati commessi dal 2009 al 2013.
Si tratta – è stato precisato – di un sequestro preventivo effettuato su richiesta della Procura della Repubblica di Paola per illecito sversamento di rifiuti liquidi speciali nel torrente Pizinno, affluente del fiume Noce, e di conseguenza nel Mar Tirreno.
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Secondo gli inquirenti, il managment non rispettava i limiti giornalieri di rifiuti liquidi trattabili (300 metri cubi giornalieri). Nell’impianto sono stati inoltre scoperti alcuni bypass nella depurazione dei liquidi nocivi provenienti da impianti di Calabria, Basilicata, Campania e Puglia: per lo più – si legge nell’ordinanza del Gip di Paola – percolato da discarica non depurato.