Tribunali soppressi, decisione rinviata

SCALEA – Ci vorranno almeno altre due settimane per conoscere la decisione dei giudici della Consulta sulla chiusura dei tribunali italiani.

Ieri, davanti la Corte costituzionale è iniziata l’udienza pubblica sulla riforma della geografia giudiziaria, che ha tagliato 31 tribunali e 220 sedi distaccate. Tra queste, il tribunale di Rossano, in provincia di Cosenza, la sede distaccata di Scalea, lungo l’Alto Tirreno cosentino (foto), e il foro di Sala Consilina, accorpato a Lagonegro.

La speranza è che la norma venga dichiarata incostituzionale così da salvare dalla chiusura tutti i presidi giudiziari destinati alla soppressione.

Nei ricorsi, rinviati alla Consulta da otto diverse ordinanze, vengono contestate in particolare le soppressioni dei tribunali di Alba, Sulmona, Pinerolo, Montepulciano e Sala Consilina.

Tra le questioni sollevate ieri in aula, la dichiarazione di incostituzionalità dalla legge delega inserita nell’iter di conversione di un decreto legge. E questo contrasterebbe, a detta dei rimettenti, con due principi affermati dalla Corte: sarebbe ‘intrusa’ e si tratterebbe di una riforma approvata a dispetto del procedimento ordinario, perché priva dei requisiti di necessità e urgenza.

Inoltre, “Il legislatore delegato non avrebbe rispettato puntualmente i criteri di delega fissati”.

Vengono contestate poi una serie di violazioni di “parametri costituzionali”, dall’aver dato “Prevalenza al risparmio e all’efficienza a dispetto del principio di solidarietà”, ai tagli che “Inciderebbero sui diritti dei lavoratori” e viene tra l’altro contestato il “Diverso trattamento riservato ai dipendenti dei tribunali soppressi”.

La decisione della Consulta arriverà al termine della camera di consiglio, che riprenderà i lavori la prossima settimana. Le udienze sono state fissate per il 16 e 17 luglio. È probabile dunque che la decisione verrà presa solo tra due settimane.