TORTORA – Cari lettori il caldo incomincia a bussare alle nostre porte. Meno male!!! Dopo il lungo inverno dobbiamo ristorarci un po’.
La lettera dell’alfabeto della vita che vi presento è la O, lettera che mi ha suscitato il pensiero della parola osare come verbo che davvero può dare sapore alla nostra esistenza. L’atteggiamento di chi sa osare nella vita è il contrario di chi a paura. Due facce della stessa medaglia. Una ti porta a rischiare; l’altra, la paura, ti porta a trattenere la vita. Il pendolo dell’esistenza oscilla tra l’idealizzazione che spinge a tutti i costi ad investire per raggiungere grandi risultati e l’apatia, l’indifferenza propria di chi non scommette nulla e parcheggia la propria esistenza senza accorgersi che è una vita morta prematuramente.
Chi osa e, quindi, è se stesso e va contro corrente sa che questo lo spinge prima o poi a pagare un prezzo. Chi assume l’atteggiamento vittimistico, il pauroso, è così abituato ad esserlo che ogni minima proposta di cambiamento gli suona male. Sta sempre a piangersi addosso e, se gli mostri il cammino che eventualmente potrebbe percorrere, inventa mille scuse per convincerti che non potrà mai superare certi condizionamenti che si porta dietro. Null’altro vede che i suoi difetti e non si rende conto che questi sono diventati un alibi, tanto da renderlo un parassita, dipendente da tutto e da tutti.
Certo, mi rendo conto che esiste anche chi assume atteggiamenti da schiavo per paura perché, ahimè, c’è sempre il dittatore di turno che gioca sulla paura e l’insicurezza per asservire gli altri a se stesso. Chi vive in questa situazione interiore ed esteriore non ha molta colpa ma neppure deve auto-giustificarsi. Chi invece osa sa che non tutti gli daranno sempre ragione, sa che la verità che cerca non la conquista con il compromesso o gli sconti. Vive ogni giorno come se fosse il primo e l’ultimo e non si cura di piacere a tutti prima di decidere sul da farsi. Una sola cosa gli sta a cuore, essere fino in fondo se stesso.
Accettare di vivere secondo questa prospettiva di vita significa, appunto, saper osare, rischiare, lanciarsi. Vivere in questo modo significa vivere nella libertà e nella fiducia. Certo, potete dirmi: Come faccio? Ti rispondo: Fidati e affidati, porta nel cuore la consapevolezza che nella vita ci sarà sempre qualcuno che si prenderà cura di te, non temere.
Non solo, occorre una convinzione di fondo prima di intraprendere questo percorso: Credere di poter arrivare alla meta senza pensare sin dalla partenza che prima o poi si cade. Non è presunzione ma fiducia, perché se cadi potrai sempre rialzarti. E questo è davvero importante, non la certezza di non cadere mai. Bisogna quindi scegliere: osare o avere paura?
Tu da che parte stai?
Vi benedico
Don Fiorino