CETRARO – Il sindaco del Comune di Cetraro, Giuseppe Aieta, ha deciso in queste ore di denunciare Scopelliti e Scarpelli rei, secondo il primo cittadino, di aver distrutto la sanità del territorio.
Aieta (foto) ha dunque conferito mandato al legale dell’ente per sporgere denuncia all’autorità giudiziaria nei confronti del governatore calabrese nonché commissario ad acta del Piano di rientro sanitario, Giuseppe Scopelliti, e del direttore dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli.
Secondo il sindaco di Cetraro i due hanno demolito le funzioni degli ospedali riuniti del Tirreno, lo Spoke Paola-Cetraro, con politiche definite di stampo feudale.
“Ancora, nel terzo millennio – dichiara Aieta – utilizzano gli ospedali come un sistema basato sulla “fidelizzazione” di soggetti di potere in cui Dux, vassalli, valvassini e valvassori sgomitano miseramente ai danni degli incolpevoli utenti calabresi. Non se ne può più. Fino a quando – chiede il sindaco di Cetraro – abuseranno della pazienza dei calabresi costretti a mortificanti trafile negli ospedali di questa sventurata regione”?
Aieta, anche assessore all’Ambiente della Provincia di Cosenza, e in odore di un posto nella lista del Psi per il Senato, nonostante la sua recente autosospensione, richiama il governatore e il direttore Asp alle proprie responsabilità e li accusa di ‘sordità’ alle contestazioni del territorio.
“Non è più tollerabile – commenta ancora Aieta – lo stillicidio che quotidianamente si consuma nei pronto soccorso degli ospedali riuniti di Cetraro e Paola. La mia denuncia – aggiunge è per interruzione di pubblico servizio”.
Secondo il politico cetrarese la riorganizzazione ospedaliera messa in atto di recente ha peggiorato la situazione pregressa.
“Gli ospedali e i pronto soccorso scoppiano – afferma Giuseppe Aieta – e i pazienti sono sballottati da uno stabilimento all’altro. I posti letto sono insufficienti, quelli promessi non sono stati attivati, ma i responsabili dell’Asp cosentina e la politica regionale omettono di attivare soluzioni a tutela della salute pubblica”.
Ma pensa, il sindaco di Cetraro si lamenta della carenza di posti letto nell’ospedale del suo paese e denuncia Scopelliti! Immagino avesse già manifestato la sua contrarietà a questa riorganizzazione della sanità in Calabria quando Scopelliti decise di chiudere l’ospedale di Praia a Mare (privando di questo efficientissimo punto di riferimento i cittadini dei comuni di Praia, Aieta, Tortora, San Nicola Arcella e Scalea) e lasciare aperti, a pochi km di distanza l’uno dall’altro, quelli di Cetraro e Paola! Si sarà senz’altro reso conto già a suo tempo dell’insensatezza di questo progetto…vero?