SCALEA – Aveva troppa fretta di nascere e così lo ha fatto sulla Ss 18, a Scalea, sul tragitto verso l’ospedale e senza l’aiuto dei dottori.
Il lieto evento si è concretizzato in questo modo, qualche giorno fa, per una giovane coppia, Lorenzo e Manuela, residente a Scalea.
Era sera quando la neomamma ha avvertito che il momento fatidico era finalmente giunto. Così, la coppia, in compagnia della sorella della donna, è partita in auto verso l’ospedale di Lagonegro, in provincia di Potenza. Dopo aver percorso pochi chilometri, però, è avvenuto il parto spontaneo in auto, sui sedili posteriori.
Da qui, la decisione del padre di recarsi al Punto di primo intervento della casa della Salute di Praia a Mare, presidio sanitario più vicino.
Qui però, i sanitari presenti hanno riferito di non poter fare niente per il neonato e hanno invitato l’uomo a recarsi all’ospedale spoke di Cetraro.
Lorenzo, ha comunque deciso di proseguire verso l’ospedale lagonegrese, dove la donna incinta è stata seguita nella fase pre-parto. Non prima però di aver liberato il collo del bambino appena nato dal cordone ombelicale.
Poi la corsa fino al San Giovanni di Lagonegro (foto) dove i medici hanno prestato il primo soccorso al neonato direttamente all’interno dell’abitacolo, asportando innanzitutto il cordone ombelicale. Di seguito, madre e figlio sono stati ricoverati nel reparto di ginecologia.
Ora, sia la mamma che il bambino, a cui è stato dato il nome di Massimo, si trovano in buone condizioni di salute.
Tutto è bene quel che finisce bene. E, curiosità nella curiosità, essendo venuto al mondo nel territorio comunale di Scalea, Massimo è a tutti gli effetti il primo bambino nato nell’Alto Tirreno cosentino nell’era della riconversione dell’ospedale di Praia a Mare.
Prima di tutto vorrei dare i piu’ grandi auguri ai genitori per la nascita di Massimo, non esiste cosa piu’ bella di avere un figlio…….
Fortunatamente non ci sono state complicazioni, ma cosa sarebbe successo in caso contrario!? Trovo vergognoso ed assurdo che in una zona largamente popolata(sopratutto in questi periodi) non ci siano strutture sanitarie pronte ad accogliere persone in bisogno!!! Andare a Cetraro/Lagonegro con traffico + una statale preistorica e’ impossibile!!! Amministratori della calabria mettete le mani sulla coscienza, se ne avete una