Ospedale di Praia a Mare, l’illusione della proroga

Voci incontrollate su una proroga della riconversione al 2013
È soltanto una possibile traccia politica del governo Scopelliti

PRAIA A MARE – Pensare a una proroga della riconversione degli ospedali.

Una linea politica, una strategia del governo Scopelliti appena accennata dal direttore generale del dipartimento della Salute della Regione Calabria Antonio Orlando, ma che ha già scatenato voci incontrollate, e al momento infondate, sulle sorti di ospedali come quelli di Praia a Mare e Trebisacce.

Le frasi, pronunciate dal funzionario regionale in occasione di un incontro su alcuni progetti dell’Asp di Cosenza, lasciano solo intendere che la giunta regionale possa richiedere più tempo al Tavolo Massici per adeguare le strutture Hub e Spoke prima di riconvertire alcune strutture sanitarie.

Al Ministero della Salute non risulta alcun atto ufficiale. “E non potrebbe essere altrimenti – informano inoltre dall’ufficio stampa del governatore calabrese – in quanto la prossima riunione del Tavolo Massicci non è in agenda prima di aprile”.

La traccia politica, dunque, avrebbe una sua logica, ma ad oggi non ha nessuna fondatezza ufficiale. Ciò, però, non è bastato per evitare che nei forum internet dove si dibatte della riconversione dell’ospedale di Praia a Mare si parlasse di proroga al marzo 2013 e che, inopportunamente, si gridasse alla vittoria.

Intanto, il coordinamento pro ospedale di Praia a Mare, informa che anche nei giorni lavorativi prosegue la raccolta dei certificati elettorali da riconsegnare al Prefetto di Cosenza in segno di protesta contro la chiusura del nosocomio. I punti di raccolta sono allestiti al Conad di via San Paolo a Praia a Mare, e al Crai Dulcetti, caffè Marie Claire e minimarket Limongi a Tortora.

Il prossimo appuntamento con i gazebo nelle piazze, è previsto per il finesettimana, mentre mercoledì 14 marzo, alle 21 presso il Palaconad di Praia, è in programma un incontro organizzato sempre dal coordinamento di protesta per discutere delle prossime iniziative di contestazione.

Il tutto, in attesa che una semplice traccia politica da logica e probabile diventi concreta.