Scarpelli ridisegna il 118 in tre mosse.. contraddittorie
Nuove disposizioni Asp in tema di emergenza/urgenza
Si tratta di tre raccomandazioni scaturite da una riunione dello scorso 6 febbraio, presso la sede Asp di Cosenza, tra il direttore generale Gianfranco Scarpelli, i direttori degli ospedali in fase di riconversione e i responsabili del 118.
L’Asp, in definitiva, pone delle precisazioni nell’attività di smistamento dei pazienti presi in carico dal Servizio di urgenza ed emergenza medica.
I codici rossi e gialli dovranno essere direttamente trasportati presso lo Spoke di riferimento. Nel caso del Tirreno cosentino, dovrebbero essere le strutture ospedaliere di Cetraro e Paola.
Il medico del 118 – sempre secondo la riorganizzazione predisposta dall’Asp – può però decidere per la stabilizzazione di un codice rosso ad alta complessità presso un Punto di primo intervento, come quello presente a Praia a Mare. Stessa facoltà, nella terza raccomandazione, è conferita al personale delle autoambulanze non medicalizzate, se autorizzato dalla centrale del 118.
Disposizioni, queste di Scarpelli, che sollevano più di un dubbio tra personale medico e utenti di strutture ‘depotenziate’ come quella di Praia a Mare.
È il caso di chiedersi, ad esempio, come possano essere stabilizzati i codici rossi al Punto di primo intervento di Praia se, come testimoniato da recenti fatti di cronaca, dalle 14 in poi non è garantita la presenza di chirurghi ed anestesisti. Inoltre, secondo alcune indiscrezioni trapelate da ambienti sanitari, l’unico anestesista in servizio a Praia sarà impiegato anche in turni presso il presidio ospedaliero di Paola a partire da lunedì 13 febbraio. Una ipotesi che, se verificata, lascerebbe totalmente scoperto il servizio anestesiologico.
Inoltre, mentre da un lato non si hanno garanzie sulla presenza di medici specializzati per la valutazione dei codici e per le procedure di stabilizzazione, dall’altro sembra che l’Asp conferisca questa funzione ad autisti di ambulanza e barellieri.
Infine, un dubbio che ormai da tempo riecheggia nelle menti dei cittadini dell’Alto Tirreno cosentino. Un codice valutato rosso a Praia a Mare riuscirà a fronteggiare quell’ora di tempo necessaria a percorrere i circa 70 chilometri che lo separano dal probabile Spoke di Cetraro senza diventare un codice nero: ovvero quello che viene dato solo a constatato decesso del paziente?
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