Consiglio su Ambiente, maggioranza: “Il nostro impegno continua”

Su depuratore e San Sago la maggioranza rivendica il suo operato
E contrattacca: “Opposizioni demagogiche e stampa gossippara”


DI AMMINISTRAZIONE COMUNALE TORTORA

TORTORA – Fa scalpore il clamoroso voltafaccia di cui si è resa protagonista la minoranza nel Consiglio Comunale del 19 dicembre scorso a proposito della problematica di San Sago. Un passo indietro che ha lasciato sconcertati e allibiti i presenti in sala e quanti seguono con una certa apprensione l’evolversi di questa vicenda.

Una presa di posizione che, ignobilmente, attraverso una sorta di puerile equilibrismo dialettico, si è tentata di giustificare rimproverando all’amministrazione comunale scarso impegno ambientale e, addirittura, accusandola di condurre verso San Sago una falsa guerra. Una guerra combattuta con armi finte, una guerra di facciata.

Era, purtroppo, prevedibile: il consenso che l’amministrazione ha riscosso sulla problematica di San Sago e non solo, la netta, decisa e trasparente posizione e il rifiuto di ogni genere di compromesso con i proprietari e le attività dell’impianto, hanno evidentemente infastidito chi fa dell’esaltazione personale un punto di arrivo, un obiettivo da raggiungere.

È dunque fin troppo evidente che la posizione dell’amministrazione ha offuscato l’immagine di chi vuole essere al centro dell’attenzione sempre e comunque, di chi fa “dell’apparire” l’unica ragione del proprio impegno politico.

La polemica riguardante il malfunzionamento del depuratore comunale è problematica seria che l’amministrazione comunale non ha mai sottovalutato, trascurato o, peggio, sottaciuto. Per cui, arrivare a paragonare le vicende del depuratore comunale con la questione di San Sago è un parallelismo fuori luogo, un esercizio di pura dialettica strumentale e demagogica, un misero pretesto che vuole celare un bieco tentativo di disimpegno.

Per quanto riguarda la gestione del depuratore comunale, l’amministrazione non si è mai sottratta alle proprie responsabilità, segnalandone e addirittura denunciandone, tempestivamente, disfunzioni e malfunzionamenti, sia al gestore, sia alle autorità sovracomunali, oltre che attivando, in proprio, controlli e verifiche con sopralluoghi agli impianti e continue analisi sulla qualità delle acque di balneazione.

Il tutto è ampiamente documentato nel corposo dossier inviato a tutti i consiglieri comunali, che dimostra, in modo inconfutabile, l’impegno fattivo e continuo dell’amministrazione.

Altro che bluff, come calunniosamente affermato dai banchi dell’opposizione!

Il risultato, come già annunciato dal sindaco, pubblicamente e in tempi sicuramente non sospetti, è la pubblicazione di un bando per l’affidamento del servizio a un nuovo soggetto gestore che consenta al Comune i più ampi e incisivi poteri di controllo e di verifica funzionale.

Questi sono i fatti, il resto è solo demagogia e squallido populismo. Un’affannosa rincorsa a una visibilità politica personale, evidentemente offuscata dalle azioni incisive e determinate dell’amministrazione in carica, la quale, pur con il 30 percento dei consensi elettorali, com’è stato puerilmente affermato, è impegnata a portare avanti l’interesse preminente del 100 percento della popolazione tortorese, nella consapevolezza che la tutela dell’ambiente e la tutela della salute pubblica sono obiettivi preminenti da cui non recedere mai e che non si possono barattare con niente e con nessuno!

Chiacchiere, calunnie e maldicenze di chi non ha rispetto delle regole democratiche non hanno mai fatto proseliti a Tortora e mai li faranno.

La politica gridata o soltanto esibita nel culto esasperato del proprio Io, magari con il ricorso ad ogni piè sospinto ai mass media dediti piuttosto al gossip che alla sostanza dei problemi e degli accadimenti, alla lunga stanca e si ritorce contro.

È ora di dire chiaramente che, a distanza di oltre un anno dalle passate elezioni, la sconfitta elettorale che la popolazione di Tortora ha liberamente decretato e che finanche la magistratura ha sancito a più livelli va finalmente accettata.

Tornando a San Sago, l’impegno dell’amministrazione, con o senza il consenso o l’appoggio dell’opposizione consiliare, resterà immutato al fine di impedire qualsiasi forma di possibile inquinamento ambientale da attività che, purtroppo, riguardano il trattamento di rifiuti speciali pericolosi.

E i cittadini sanno di poter contare sul nostro fermo impegno.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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