I rappresentanti del territorio speranzosi dopo vertice con Scarpelli
All’Asp Cosenza si è discusso il futuro dell’ospedale di Praia a Mare
DI ANDREA POLIZZO
PRAIA A MARE – Un estate tranquilla e un orizzonte meno nuvoloso. È quanto emerge per i rappresentanti del Tirreno cosentino dall’incontro di stamane con il commissario dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, sul futuro dell’ospedale di Praia a Mare.
In rappresentanza delle amministrazioni comunali del territorio si sono recati nel capoluogo bruzio i sindaci di Praia a Mare, Carlo Lomonaco, Tortora, Pasquale Lamboglia, San Nicola Arcella, Barbara Mele, Orosmarso, Paola Maria Candia, Buonvicino, Giuseppe Greco, Aieta, Giovanni Ceglie e il consigliere con delega ai Servizi sociali, nonché responsabile del pronto soccorso praiese, Angela Riccetti in rappresentanza del Comune di Scalea.
All’incontro, era inoltre presente il consigliere regionale Gianluca Gallo, componente della terza Commissione Attività sociali, sanitarie, culturali e formative.
Positive le impressioni degli amministratori dei comuni e del Comitato cittadino in difesa dell’ospedale di Praia a Mare “Soprattutto – fanno sapere – per la volontà dimostrata dal commissario straordinario nel non voler aderire completamente a quanto stabilito dal Piano di rientro dal deficit sanitario per il presidio praiese”.
Resta infatti da giocare la carta del riordino della rete ospedaliera a cura dell’Asp. In meno di una settimana l’ente presenterà le linee guida ed entro 60 giorni sarà approvato l’atto di riorganizzazione. Poi, ancora una scadenza, questa volta di un mese, per l’approvazione definitiva da parte del ministero della Salute.
In parole povere, la riconversione è in stand-by e ci rimarrà per tutta l’estate. “Periodo per il quale – hanno ancora aggiunto i delegati del territorio – abbiamo avuto da Scarpelli garanzie sul mantenimento dei servizi. Il commissario – hanno proseguito – tornerà ancora a visitare l’ospedale di Praia e ha dimostrato una apertura alle nostre istanze che è mancata in passato”.
Insomma, a detta tanto dei primi cittadini quanto del comitato pro-ospedale, pur restando doverosamente con i piedi per terra, ci potrebbero essere maggiori possibilità di sopravvivenza della struttura a buoni livelli di servizio.
Ma, come ha fatto capire anche Scarpelli, con l’avvento del Piano di riordino della rete ospedaliera, è indispensabile che le forze politiche incrementino il loro ruolo di pressing politico circondate dall’attenzione della popolazione interessata.