Calabria maglia nera nelle regioni italiane per l’affluenza
Comuni del Tirreno: top Aieta e Verbicaro male la costa
DI ANDREA POLIZZO
TIRRENO COSENTINO – Trionfo dei Si nelle consultazioni referendarie del 12 e 13 giugno su acqua, nucleare e giustizia.
Ventisette milioni di italiani si sono recati alle urne, il 57 percento degli aventi diritto, e i risultati parlano di percentuali schiaccianti per i favorevoli all’abrogazione rispetto ai No.
In attesa di capire cosa cambierà con l’annullamento delle norme in oggetto, si disegna la mappa dell’affluenza con la Calabria maglia nera tra le regioni (50,3 percento di affluenza) e con la provincia di Cosenza in cima con la percentuale del 52,6.
Analizzando il dato dei comuni del Tirreno cosentino si riscontrano dati contrastanti proprio sull’affluenza.
Il bello e il cattivo tempo proviene dall’interno. Infatti, mentre da un lato primeggiano due comuni montani, Aieta e Verbicaro, con una percentuale di affluenza al di sopra della media nazionale, 60 percento, all’estremo opposto si colloca Papasidero, con una percentuale molto bassa, vicina al 39 percento.
In mezzo a questi due opposti, si collocano Comuni in cui è stato raggiunto il quorum e altri in cui l’obbiettivo è invece fallito.
Nella prima casistica troviamo centri come Tortora e Praia a Mare, oltre il 51, e Sangineto e Grisolia, di poco sopra il 50 percento.
Steccano invece il raggiungimento della soglia necessaria grandi centri della costa. A cominciare da Scalea e Belvedere Marittimo, non oltre il 44 percento, Cetraro, assestata sul 45 percento, Santa Maria del Cedro, di poco al disopra del 46, Fuscaldo, vicina al 48, e Diamante, anche se per soli pochi punti lontana dal 50 percento.
Male il livello di partecipazione anche nei piccoli centri dell’arco montano e costiero. A Orsomarso si è recato alle urne il 47 percento degli aventi diritto, un dato simile a quello di Santa Domenica Talao e San Nicola Arcella.
il referendum è l’unica occasione che il cittadino ha di decidere sul proprio futuro …. che gran bel popolo che siamo!!! e poi ci lamentiamo dei nostri politici! noi siamo peggio ….