Editoriale
DI ANDREA POLIZZO
Questo è il passaggio che più ho apprezzato del discorso fatto venerdì sera in Consiglio comunale da Pasquale Lamboglia (foto) sull’impianto di compostaggio di San Sago. Il sindaco di Tortora ha tirato fuori l’ambientalista che è in lui e la sensazione avuta è che, trasversalmente, abbia parlato a nome dell’intera seduta e, credo, di tutti i tortoresi ragionevoli.
L’ultima assise, dunque, ha ribadito all’unanimità il ‘no’ al progetto de La recuperi Srl di realizzare la copertura, per 8mila metri quadrati, dell’area in località San Sago di Tortora in cui produce compost.
Il Consiglio ha anche ascoltato l’amministratore delegato della ditta, Debora Pastina, che ha ribadito l’invito a consiglieri e cittadini a visitare l’impianto di San Sago, la disponibilità a sottoporsi a qualsiasi controllo, l’offerta al Comune di una convenzione consistente nella raccolta e nello smaltimento gratuito della frazione umida prodotta a Tortora e, infine, chiesto che la nuova gestione dell’impianto venga considerata altro rispetto alle precedenti.
“Nulla contro la nuova gestione – ha risposto Lamboglia – ma in quella zona è stato fatto di tutto e di più negli ultimi anni. I turisti che percorrono il fondovalle per recarsi da noi hanno nella puzza del vostro impianto il nostro biglietto da visita”.
Anche questo passaggio è meritevole di essere rimarcato e conferma l’attitudine alla tutela ambinetale di questa amministrazione. È ragionevole attendersi che la Giunta Lamboglia protegga l’ambiente dei tortoresi in riva al mare e sui monti per far si che quel biglietto da visita, seppure verrà mai cancellata la puzza di compost, sia davvero di tutto rispetto.
È più che ragionevole attendersi la stessa tutela per il litorale tortorese, per la qualità e la pulizia del mare e del fiume Noce, per il decoro delle vie cittadine, per il dissesto idrogeologico delle frazioni montane, per la depurazione delle acque e per la vicenda Marlane.
A tal proposito, rispondendo a una interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza del gruppo NuovaMente Tortora, sulla posizione dell’ente a riguardo, il sindaco ha risposto che bisogna comunque attendere gli esiti del procedimento giudiziario, previsto nei prossimi mesi, per decidere su una eventuale costituzione come parte civile del Comune di Tortora e di non avere competenze per interessarsi della bonifica dei terreni circostanti la fabbrica tessile ormai dismessa.
Quello della Marlane, appare comunque un caso in cui è lecito attendersi una azione politica e amministrativa ispirata alla “linea San Sago” inaugurata definitivamente nel corso dell’ultimo Consiglio. Di questa linea il primo passo è stato mosso con la sottoscrizione del Manifesto per il fiume Noce, un documento intercomunale di area che sancisce degli inderogabili comportamenti ed impegni da parte delle amministrazioni comunali coinvolte.
Ora da cittadini dobbiamo chiedere e fiancheggiare l’amministrazione ed il Consiglio comunale nel perseguire il recupero del nostro notevole patrimonio ambientale e la sua conservazione. Per ogni voce dell’elenco di sopra c’è una sfida da raccogliere che non appartiene solo a chi oggi governa ma a noi tutti tortoresi.
Il Comune di Santa Maria del Cedro ha investito 7.800 euro di fondi pubblici per…
L'omicidio di Ugo Lofrano, meccanico 74enne di Verbicaro, ha un presunto colpevole: i carabinieri hanno…
Un 40enne del posto sarebbe stato fermato dai carabinieri perché sospettato dell'omicidio del meccanico 74enne…
Un uomo di 74 anni, Ugo Lofrano, meccanico, è stato trovato morto nella sua officina…
Il Comune di Santa Maria del Cedro ha predisposto la procedura per dare in affidamento…
L'annuncio dell'Ad Intrieri: nuovo volo Roma - Lamezia Terme della compagnia Aerotiala a partire dal…
This website uses cookies.