DIAMANTE – “Pino Daniele era il cantante preferito di Lilli. Per il concerto di questa sera si aggiunge quindi un dato emozionale. Averlo qui è un sogno che si avvera”.
Era commosso e al tempo stesso emozionato Michele Funaro nell’annunciare la star (foto) che ha animato mercoledì sera il concerto annuale al teatro dei Ruderi di Cirella in memoria di Lilli organizzato dall’omonima fondazione impegnata nella raccolta fondi per la ricerca sui tumori.
Dal 2005 ad oggi, grazie ai concerti di grandi nomi della musica italiana, da Bennato ad Alex Britti fino a Gino Paoli, la fondazione Lilli Funaro ha raccolto oltre 60mila euro.
Somme destinate alla ricerca, alla sensibilizzazione sui tumori, in particolare quelli cerebrali, ma anche per finanziare sportelli informativi, centri di assistenza e servizi gratuiti per pazienti e famiglie e per assegnare borse di studio a giovani ricercatori calabresi. “Perché – come ha spiegato al pubblico dei ruderi lo stesso Funaro – siamo convinti che la ricerca si possa fare anche qui pur se è una realtà di certo non facile”.
Agli obbiettivi della Fondazione Lilli ha contribuito anche il concerto di Pino Daniele che, con lo show di mercoledì 18 agosto, ha portato nell’anfiteatro di Cirella, pieno in ogni ordine di posto, il suo electric jam tour.
Sul palco, con il mostro sacro del cantautorato italiano, musicisti di prim’ordine, compagni d’avventura di vecchia data di Daniele. Agostino Marangolo alla batteria, Gianluca Podio al piano e un ispiratissimo Rino Zurzolo, al basso e al contrabbasso.
La scaletta dei brani eseguiti attinge tanto al suo repertorio classico, Je so pazzo, Napul è, quanto alle ultime realizzazioni, come Il sole dentro di me.
A metà concerto i quattro sul palco eseguono Toledo, brano strumentale dell’album del 1982, Bella ‘mbriana, che suona come un gentile omaggio al pubblico.
E a chiusura, dopo poco più di un ora di concerto, il bis, con il ritorno di Pino Daniele sul palco a gran richiesta dei presenti, suona, invece, come dedica a lei, a Lilli, la studentessa in medicina scomparsa il 26 febbraio 2004 dopo aver combattuto per sette anni la sua battaglia per la vita. “Che Dio ti benedica”.